Roma , lunedì, 14. aprile, 2025 10:00 (ACI Stampa).
"La Croce ci rende fratelli", così Monsignor Franco Camaldo, Assistente Ecclesiastico del Circolo S. Pietro, ha dato il via alle meditazioni della tradizionale Via Crucis del Sodalizio Romano all’interno del Colosseo, nella serata venerdì dell'11 aprile.
"Abbiamo visto, attraverso queste stazioni di dolore e di consolazione che, come non finisce la sofferenza, anche le consolazioni non finiscono. Attraverso il cammino doloroso della croce, gli uomini di ogni epoca, riconciliati e redenti dal sangue di Cristo, sono diventati amici di Dio, figli del Padre celeste. "Amico!", così Gesù chiama Giuda e gli rivolge l’ultimo drammatico appello alla conversione. "Amico" chiama oggi ciascuno di noi perché Lui è amico vero di tutti", dice Mons. Franco Camaldo.
Un comunicato stampa del Circolo sottolinea che alla Via Crucis hanno partecipato il Presidente Niccolò Sacchetti, numerosi soci con le loro famiglie, benefattori e amici del Circolo S. Pietro poi riuniti per la Santa Messa officiata, come da tradizione, nella Chiesa di Santa Maria della Pietà al Colosseo, la cappellina ricavata sotto un fornice dell’Anfiteatro Flavio e affidata al Sodalizio Romano fin dal 1936.
Durante l'omelia tenuta nel corso della celebrazione eucaristica, Mons. Camaldo ha fatto riferimento proprio alla tradizione e alla bellezza di un rito che, ogni anno, per il Venerdì di passione, il Sodalizio romano ripete con devozione rinnovando il proprio carisma.