Tra le cinque porte della Basilica di San Giovanni in Laterano l'ultima di estrema destra è la "porta santa" e ha l'imposizione del nome al Battista del romano Bernardino Ludovisi e la predica del Battista del varesotto Giovanni Battista Maini (1690-1752) nell'architrave.

L’Arcibasilica, nella notte tra il 19 ed il 20 dicembre 2000, ha acquisito un’altra porta di bronzo alle quattro che possedeva, che è stata istallata tra gli stipiti della trecentesca “porta santa”, in adeguamento alle disposizioni di Giovanni Paolo II, il quale che aveva auspicato la sostituzione del tradizionale muro da abbattere al momento della proclamazione di un nuovo “anno giubilare” per poi ricostruirlo immediatamente in previsione di una successiva proclamazione. La nuova porta di bronzo, che misura metri 3, 6 di altezza e metri 1,9 di larghezza, ha un solo battente combaciante con lo stipite, la soglia e l’architrave, è opera dello scultore Floriano Bodini (†2005) allievo di Francesco Messina.

Il Bodini ha incollato al centro di una lastra di bronzo livellata su unica linea retta mediana in altorilievo il “Cristo morto” di prorompente espressività inchiodato su croce massiccia visibile fin sotto lo sterno ed in contiguità immediata ed in funzione del “Cristo morto”, la Madonna con il Bambino Gesù dalla splendida di plasticità rilevante mentre come d’improvviso s’innalza all’altezza del Bambino una mano benedicente alla latina (con tre dita diritte e due piegate) su avambraccio vestito alla cinquecentesca di non immediata intuizione. A sostegno delle possenti raffigurazioni pone lo stemma pontificale di Giovanni Paolo II quasi a base di tutto che, forse, avrebbe trovato collocazione più appropriata negli angoli della lastra, almeno secondo la consuetudine araldica.

La simbologia della porta come “porta stretta” che conduce alla vita, è stata usata per la prima volta a San Giovanni, cattedrale di Roma nell’anno santo indetto da Papa Martino V nel 1423, anche se Celestino V l’aveva già usata nel 1295 per la perdonanza nella basilica di Collemaggio a L’Aquila. Solo in seguito si è adottata l’apertura delle porte sante anche per le altre basiliche maggiori di San Pietro, San Paolo e Santa Maria Maggiore.