Città del Vaticano , venerdì, 6. ottobre, 2017 12:50 (ACI Stampa).
“La dignità e i diritti dei fanciulli devono essere protetti dagli ordinamenti giuridici come beni estremamente preziosi per tutta la famiglia umana”.
Un principio base su cui si fonda la riflessione del Papa che dopo una analisi della situazione nel mondo digitale passa ad indicare alcune linee guida.
Papa Francesco ha incontrato e ringraziato i partecipanti al Congresso Child Dignità in the Digital World” che si conclude oggi a Roma.
“Dobbiamo avere gli occhi aperti- dice il Papa- e non nasconderci una verità che è spiacevole e non vorremmo vedere. Del resto, non abbiamo forse capito abbastanza in questimanni che nascondere la realtà degli abusi sessuali è un errore gravissimo e fonte di tanti mali? Allora, guardiamo la realtà, come l’avete guardata voi in questi giorni” e “oggi nessuno al mondo, nessuna autorità nazionale da sola si sente capace di abbracciareadeguatamente e di controllare le dimensioni e lo sviluppo di questi fenomeni, che si intrecciano e si collegano con altri problemi drammatici connessi alla rete”.
Il Papa indica tre errori di prospettiva da evitare: sottovalutare il danno che viene fatto ai minori, e del resto, aggiunge il Papa “giustamente si insiste sulla gravità di questi problemi per i minori, ma di riflesso si può sottovalutare o cercare di far dimenticare che esistono anche problemi per gli adulti e che il limite di distinzione fra la minore e la maggiore età è necessario per le normative giuridiche, ma non è sufficiente per affrontare le sfide, perché la diffusione della pornografia sempre piùnestrema e degli altri usi impropri della rete non solo causa disturbi, dipendenze e gravi danni anche fra gli adulti, ma incide effettivamente anche sull’immaginario dell’amore e sulle relazioni tra i sessi. E sarebbe una grave illusione pensare che una società in cui il consumo abnorme del sesso nella rete dilaga fra gli adulti sia poi capace di proteggere efficacemente i minori”.