Città del Vaticano , venerdì, 11. dicembre, 2020 12:30 (ACI Stampa).
Non solo Siria e Iraq, ma anche Giordania, Turchia e soprattutto Libano sono nei pensieri del Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, che ha aperto l’incontro di lavoro delle agenzie cattoliche e del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale impegnate in molti progetti in Medio Oriente. Si tratta di un tavolo ormai diventato annuale, che serve a coordinare gli aiuti nelle zone di crisi e di creare una vera e propria agenda di lavoro, che parte dalla diplomazia e arriva agli aiuti sul territorio.
L’incontro si è diviso in quattro sessioni: situazione politico-diplomatica; la Chiesa in Siria e Iraq; la questione rientro e migranti e sfollati; e agenzie cattoliche: dall’emergenza allo sviluppo – sono state scandite da interventi e dibattiti.
Dopo il videomessaggio del Papa, l’inizio dell’incontro è infatti caratterizzato da una relazione del Cardinale Parolin e da un’altra dell’arcivescovo Paul Richard Gallagher, segretario vaticano per i Rapporti con gli Stati. Il Cardinale Parolin – che invia il testo, ma non è presente per via di un piccolo intervento – mette in luce come il quadro generale delle regione è “caratterizzato dalla crisi economica, aggravato dal blocco politico o addirittura dalla crisi istituzionale e più recentemente dalla pandemia Covid 19”, creando una situazione di “assoluta gravità” che desta seria preoccupazione.
Per questo, il Cardinale Parolin incoraggia le agenzie cattoliche a portare avanti i progetti in Iraq, Giordania e Turchia, ma chiede un particolare impegno in Siria, sconvolta da dieci anni di conflitto, e per il Libano, dove il Cardinale è stato a settembre come inviato del Papa a un mese dalla tremenda esplosione nel porto di Beirut.
La nazione, spiega il Cardinale, è colpita “dal crollo del sistema finanziario, dalla crisi socio-economica e dall’esplosione del Porto di Beirut”, e per questo è urgente un impegno che non solo punti alla ricostruzione, ma anche a sostenere le scuole cattoliche e gli ospedali.