Città del Vaticano , martedì, 4. dicembre, 2018 13:00 (ACI Stampa).
È tutto pronto per la festa dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria con Papa Francesco a Roma.
Come avviene dal 1953, il Pontefice arriverà a piazza di Spagna alle 16. Accolto dal cardinale vicario Angelo De Donatis e dalle autorità civili, pregherà davanti al monumento dedicato alla Madonna e lascerà dei fiori alla sua base.
In occasione della ricorrenza, per tutto il giorno la cittadinanza romana porterà il proprio omaggio alla statua dell’Immacolata in piazza Mignanelli, a ridosso di piazza di Spagna. Come tradizione, i primi saranno i Vigili del fuoco, in onore dei 220 colleghi che l’8 dicembre del 1857 inaugurarono il monumento: alle 7.30 del mattino saliranno fino in cima per deporre la propria ghirlanda di fiori sul braccio della Vergine.
Animeranno la giornata i francescani della basilica dei Santi XII Apostoli: “È un servizio che forniamo a confraternite, gruppi laicali, parrocchie che recano il loro omaggio floreale alla Madonna – sottolinea il parroco padre Agnello Stoia al Vicariato di Roma – Non si tratta solo di mettere i fiori in maniera ordinata, ma soprattutto di mantenere, in una giornata di festa e di gioia, un clima di riflessione, di preghiera, di incontro con Maria". Nella chiesa del centro storico si tiene, tra l’altro, la più antica novena all’Immacolata di Roma: dal 29 novembre al 7 dicembre, alle ore 17.45, si inizia con la recita del Rosario e il canto delle litanie, a cui segue la Messa delle 18.30 presieduta ogni sera da un cardinale; la conclusione con il canto francescanoTota Pulchra
Come tradizione, alle 9 nella chiesa della Santissima Trinità dei Monti ci sarà una celebrazione eucaristica dedicata al mondo del lavoro e alle aggregazioni laicali, che sarà presieduta dal vescovo ausiliare del settore Centro monsignor Gianrico Ruzza. Seguirà una processione dei partecipanti fino a piazza Mignanelli, per l’omaggio floreale alla Vergine. “La fanciulla di Nazareth che diviene madre di Gesù rappresenta e realizza la promessa di Dio – commenta don Francesco Pesce, responsabile della Pastorale sociale nella diocesi di Roma –: è il grande mistero gioioso della ede cristiana che per essere vero deve essere ancorato saldamente alla terra. E il mondo del lavoro desidera sempre ricominciare dal mistero di Nazareth”.