Città del Vaticano , lunedì, 5. marzo, 2018 14:00 (ACI Stampa).
Il tema immigrazione era quello probabilmente più cruciale. Ma il dato più curioso della visita del Primo Ministro austriaco Sebastian Kurz a Papa Francesco è la presenza, nella sua delegazione, del governatore Wilfried Haslauer, governatore del Salisburghese, chiamato a presentare al Papa le iniziative per il 200esimo anniversario di Stille Nacth, il celebre canto natalizio composto dal sacerdote Joseph Mohr e musicato da Xaver Gruber che fu eseguito per la prima volta nella chiesa di Oberdorf la notte di Natale del 1818. Il sindaco di Salisburgo ha invitato il Papa a visitare la città per i festeggiamenti.
Al di là della parentesi culturale, c’era molta attesa per la seconda visita di Kurz in Vaticano. C’era già stato nel 2015, nelle vesti di ministro degli Esteri. E con la Santa Sede l’Austria mantiene un rapporto stabile. A dicembre, Kurz, nelle vesti di presidente di turno dell’OSCE, si era anche intrattenuto a colloquio con l’arcivescovo Paul Richard Gallagher, “ministro degli Esteri” della Santa Sede, lì per il consueto Consiglio Ministeriale.
Il filo diretto è costante. Ma l’incontro con il Papa rappresenta, di certo, un passo successivo. Ed è stato un incontro di 35 minuti circa, con interprete tra tedesco e italiano, ma anche con qualche parola scambiata del Papa con Kurz in tedesco – non molto, per la verità – perché Papa Francesco conosce un po’ la lingua dal tempo in cui, negli Anni Ottanta, ha vissuto per un po’ in Germania.
Si legge nel comunicato della Sala Stampa della Santa Sede che “nei cordiali colloqui si sono rilevati i buoni rapporti bilaterali e la fruttuosa collaborazione esistente tra la Santa Sede e l’Austria, sottolineando l’importanza della tutela della vita e della famiglia e della promozione del bene comune della società, soprattutto nei confronti delle fasce più deboli della popolazione”.
Il comunicato spiega poi che “nel prosieguo dell’incontro, si è fatto riferimento al contributo del Paese in seno all’Unione Europea e alla necessità della solidarietà tra i popoli. Infine, ci si è soffermati su alcuni temi di attualità internazionale, tra i quali la pace, il disarmo nucleare e le migrazioni”.