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Il Vescovo di Tarbes e Lourdes: per ora stop alla rimozione dei mosaici di Rupnik

La decisione di rimuovere i mosaici di Rupnik dal Santuario mariano è stata definita dal Vescovo di Tarbes e Lourdes "non matura"

Il Santuario di Lourdes | Il Santuario di Lourdes | Credit lourdes-france.org Il Santuario di Lourdes | Il Santuario di Lourdes | Credit lourdes-france.org

 

Interviene con un comunicato ufficiale il Vescovo della Diocesi di Tarbes e Lourdes, monsignor Jean-Marc Micas, sulla questione dello smantellamento delle opere artistiche di Marko Rupnik nel santuario mariano: “Molte vittime di violenze sessuali e abusi da parte di chierici – afferma monsignor Micas nel comunicato - hanno espresso la loro sofferenza e la violenza” che la visione dei mosaici di Rupnik esposti all'ingresso della Basilica di Nostra Signora del Rosario di Lourdes “rappresenta per loro”. Monsignor Micas, inoltre, ricorda di aver istituito lo scorso anno, tra maggio e ottobre, insieme al Rettore del Santuario, una commissione per determinare come rispondere a “questo difficile problema”. 

Dopo aver letto e ascoltato le opinioni su diverse persone, tra cui cardinali e vescovi, artisti, avvocati, vittime e pellegrini, la domanda che ora si pone è: “I mosaici devono essere lasciati dove sono? Devono essere distruttivi? Vanno rimossi o esposti altri? Non c'è consenso su nessuna delle proposte. Le posizioni assunte sono vivaci e appassionate”, così si legge nel comunicato. Quello che è sottolineato dal Vescovo nel comunicato è che vi sono opinioni “molto divise e spesso polarizzate”.  

Questa, l'“opinione personale” del Vescovo della cittadina francese: “Questa situazione non ha nulla a che vedere con altre opere il cui autore e le cui vittime sono morte, nel corso dei secoli. Chi sono le vittime e chi è l'autore? Inoltre, nel corso dei mesi ho capito che non spetta a me ragionare sullo status di un'opera d'arte, sulla sua 'moralità', che va distinta da quella del suo autore”, si legge nel comunicato. E continua:  “A Lourdes, i sofferenti e feriti che hanno bisogno di consolazione e riparazione devono essere messi al primo posto”. E “poiché questo è diventato impossibile per molte persone, la mia opinione personale è che sarebbe preferibile rimuovere questi mosaici”. 

Il dato più importante del documento rimane comunque questo: “La migliore decisione da prendere non è ancora matura, e il mio pensiero si è trasformato in una decisione che non sarebbe sufficientemente compresa e che aggiungerebbe ancora più divisione e violenza”. 

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La rimozione delle opere del famoso mosaicista sloveno, accusato di abusi sessuali e psicologici su donne consacrate adulte,  estromesso nel 2023 dalla Compagnia di Gesù di cui era membro, è stata oggetto di discussione nei giorni scorsi nella Diocesi francese . Lo stesso Monsignor Micas aveva espresso il parere favorevole alla smantellatura dei mosaici del Santuario mariano.

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