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Il ritorno di Apollo, la statua dei Musei Vaticani recupera il suo posto nel Cortile Ottagono

Un accurato restaura a restituito la mano sinistra "originale" all'opere di fattura greca

L'Apollo del Belvedere |  | Daniele Ibanez/ EWTN
L'Apollo del Belvedere | Daniele Ibanez/ EWTN
L'Apollo del Belvedere |  | Daniele Ibanez/ EWTN
L'Apollo del Belvedere | Daniele Ibanez/ EWTN
L'Apollo del Belvedere |  | Daniele Ibanez/ EWTN
L'Apollo del Belvedere | Daniele Ibanez/ EWTN
L'Apollo del Belvedere |  | Daniele Ibanez/ EWTN
L'Apollo del Belvedere | Daniele Ibanez/ EWTN

É tornato visibile nel Cortile Ottagono dei Musei Vaticani l’Apollo del Belvedere. Una accurato restauro durato cinque anni e reso possibile grazie al generoso sostegno dei Patrons of the Art in the Vatican Museums è tornato al suo splendore.

La statua ha una storia particolare. É stata ritrovata nel 1489 sul colle Viminale, raggiunse il Vaticano tra il 1508 e il 1509 per volontà del pontefice Giulio II che stava allestendo il Cortile delle Statue in Belvedere. Fin da allora si cercò di riparare i danni del tempi e addirittura Vasari parla di un restauro: «rifece il braccio sinistro che mancava all’Apollo».

Il tempo e i viaggi avevano resa necessaria un'opera completa e si è deciso di riproporre un sostegno, come lo aveva pensato Antonio Canova, ma con la attuale tecnologia della fibra di carbonio che rende il sostegno più leggero di 150 chili.

Un ritrovamento degli anni'50 ha anche permesso il recupero di una copia della mano sinistra della statua che risultava mancante ed era stata integrata dal Montorsoli. Il gesto è diventato più naturale, la mano proporzionata e leggera.

Una delle sculture più illustri e celebrate delle collezioni pontificie è stata così riportata al suo splendore e al pubblico grazie al lavoro del Reparto Antichità Greche e Romane ed eseguito dal Laboratorio di Restauro Materiali lapidei in collaborazione con il Gabinetto di Ricerche Scientifiche, dei Musei Vaticani.

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