Una questione difficile da affrontare perché dice Milano: “Ormai una consistente parte del nostro diritto penale, soprattutto nella materia finanziaria, così come le strutture che svolgono competenze in questo ambito, non solo sono di origine internazionale, e dunque eteroprodotte, ma debbono operare secondo standard ed indici di effettività deliberati tra istituzioni di livello globale, formati in ambiti che sono, per finalità e principi ispiratori, diversi da quelli cui si ispira l’ordinamento vaticano.
Nonostante le asimmetrie che ne derivano, resta nei fatti una precisa opzione a cui si ricollega con frequenza papa Francesco e che si è espressa sin dai primi interventi del suo Magistero”. E cioè un contrasto “delle attività criminose che minacciano la dignità umana, il bene comune e la pace”.
Per la tutela di questi valori fondamentali: “la dignità umana, il bene comune, la pace” nei quali si esprime la dimensione teleologica ed epistemologica della giustizia, si sviluppa la nostra attività quotidiana di operatori del diritto, e le iniziative, sempre più frequenti, di cooperazione giudiziaria, nelle quali i nostri organi giurisdizionali sono attenti e solleciti”.
Nella relazione Milano ha ricordato lo sviluppo della normativa fino alla recente abolizione dell’ergastolo. E ovviamente il lavoro nell’ambito dei crimini finanziari. Tanto che è arrivata la prima condanna.
Milano ha anche segnalato la necessità di un nuovo diritto processuale con uno spazio più ampio per il dibattimento rispetto all’istruttoria.
Tra i reati ancora da segnalare il furto di timbri e sigilli, tra le condanne quelle per i reati finanziari legati alla attivià dello IOR con sentenze che ora sono in appello.
Significativa l’opera dell’ AIF con 6 segnalazioni e lo IOR con una segnalazione. Di due precedenti segnalazioni si è arrivati all’archiviazione. Diverse poi le rogatorie e le notificazioni per via diplomatica .
Piccoli numeri certo, ma la indicazione chiara di uno Stato tutt’altro che puramente formale e che anzi precede in molti casi la giurisprudenza di altri stati e soprattutto mantiene una sua peculiarità e identità pur essendo a pieno attivo nel contesto internazionale.
Oggi inoltre sono state pubblicate le nuove nomine del Tribunale: Giudice del Tribunale dello Stato della Città del Vaticano l’Illustrissimo Signore Prof. Avv. Carlo Bonzano, finora Giudice Aggiunto presso il suddetto Tribunale; Promotore di Giustizia del medesimo Tribunale dello Stato della Città del Vaticano l’Illustrissimo Signore Prof. Avv. Roberto Zannotti, finora Promotore di Giustizia Aggiunto presso lo stesso Tribunale; Consulente delle strutture previste dall’Ordinamento Giudiziario nello Stato della Città del Vaticano in materia economica, tributaria e fiscale l’Illustrissimo Signore Gen. Saverio Capolupo, già Comandante Generale della Guardia di Finanza della Repubblica Italiana.
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