Città del Vaticano , venerdì, 1. giugno, 2018 12:00 (ACI Stampa).
Lo sport come strumento di incontro, di formazione, di missione e santificazione. E’ questo il tema centrale del nuovo documento del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita “Dare il meglio di sé” sulla prospettiva cristiana dello sport e delle persona umana, pubblicato oggi e presentato presso la Sala Stampa della Santa Sede dal Prefetto Kevin Farrell.
Lo sport è luogo di incontro, veicolo di formazione e mezzo di missione e santificazione, come sottolineato nel Messaggio inviato da Papa Francesco per accompagnare la pubblicazione del documento.
“Lo sport è un luogo di incontro dove persone di ogni livello e condizione sociale si uniscono per ottenere un risultato comune – commenta Papa Francesco - in una cultura dominata dall’individualismo e dallo scarto delle giovani generazioni e di quella degli anziani, lo sport è un ambito privilegiato intorno al quale le persone si incontrano senza distinzioni di razza, sesso, religione o ideologia e dove possiamo sperimentare la gioia di competere per raggiungere una meta insieme, partecipando a una squadra in cui il successo o la sconfitta si condivide e si supera; La necessità dell’altro comprende non solo i compagni di squadra ma anche i dirigenti, l’allenatore, i sostenitori, la famiglia, insomma tutte quelle persone che con impegno e dedizione rendono possibile di arrivare a dare il meglio di sé”.
Per Francesco lo sport è anche “veicolo di formazione”: “è necessaria la partecipazione di tutti gli sportivi, di qualsiasi età e livello, perché quanti fanno parte del mondo dello sport siano un esempio di virtù come la generosità, l’umiltà, il sacrificio, la costanza e l’allegria. Allo stesso modo, dovrebbero dare il loro contributo per ciò che riguarda lo spirito di gruppo, il rispetto, un sano agonismo e la solidarietà con gli altri”.
Infine lo sport è anche mezzo di missione e santificazione: “È importante portare – dice il Pontefice - comunicare questa gioia trasmessa dallo sport, che non è altro che scoprire le potenzialità della persona, che ci chiamano a svelare la bellezza del creato e dell’essere umano stesso in quanto fatto a immagine e somiglianza di Dio. Lo sport può aprire la strada verso Cristo in quei luoghi o ambienti dove per vari motivi non è possibile annunciarlo in maniera diretta; e le persone, con la loro testimonianza di gioia, praticando lo sport in forma comunitaria possono essere messaggere della Buona Notizia.Dare il meglio di sé nello sport è anche una chiamata ad aspirare alla santità”.