Città del Vaticano , giovedì, 28. giugno, 2018 16:25 (ACI Stampa).
L’imposizione della berretta, la consegna dell’anello, l’assegnazione del titolo che è il legame più stretto con la città di Roma. I quattordici nuovi cardinali,che da oggi sono parte di quel collegio che affianca il Papa nel governo della Chiesa, hanno seguito con emozione le parole di Papa Francesco nella Cappella Papale, durante il quinto Concistoro Ordinario Pubblico del Pontefice.
“Mentre erano sulla strada per salire a Gerusalemme, Gesù camminava davanti a loro”. Papa Francesco inizia l'omelia del concistoro a partire da questo pasaggio del Vangelo di Marco.
Il rito è iniziato con il saluto liturgico il primo dei cardinali in ordine di creazione, Louis Raphaël I Sako, Patriarca di Babilonia dei Caldei, rivolge a Francesco, a nome di tutti, parole di ringraziamento e di omaggio.
Afferma il neo-cardinale: “Questa nomina di Cardinali da Paesi diversi esprime la vitalità e l’apertura della Chiesa Cattolica e concretizza la sua cattolicità universalità al servizio di tutti gli uomini. Alcuni Musulmani venuti per farmi gli auguri, hanno espresso la loro ammirazione per l’apertura della Chiesa e per il Vostro stare sempre vicino alla gente nelle loro preoccupazioni, paure e speranze. La nomina cardinalizia non è un premio, oppure un onore personale, come si pensa talvolta, ma è l'invio alla missione con l'abito rosso che vuol dire dare la vita fino alla fine, fino all’effusione del sangue, portando l'Evangelii Gaudium la gioia del Vangelo a tutti”.
"In cammino verso Gerusalemme - commenta Papa Francesco - Gesù non trascura di precedere (primerear) i suoi. Gerusalemme rappresenta l’ora delle grandi determinazioni e decisioni. Tutti sappiamo che, nella vita, i momenti importanti e cruciali lasciano parlare il cuore e mostrano le intenzioni e le tensioni che ci abitano. Tali incroci dell’esistenza ci interpellano e fanno emergere domande e desideri non sempre trasparenti del cuore umano".