Kampala , venerdì, 27. novembre, 2015 19:00 (ACI Stampa).
Nel luogo del martirio di Andrea Kaggwa e compagni, Papa Francesco incontra i catechisti ugandesi, li affida ai vescovi per la formazione pastorale spirituale e dottrinale, li mette sotto la protezione dei martiri dell’Uganda. E spiega loro: “Il vostro è un lavoro Santo”.
È un momento denso di emozione per gli ugandesi. Un catechista ringrazia il Papa per le sue omelie così ispirate. L’arcivescovo Cyprian Kizito Lwanga, di Kampala, ricorda che proprio lì, a Munyono, è stato “sparso il sangue dei martiri dell’Uganda” dato che fu lì che “i primi tre martiri cristiani” hanno dato la loro vita”. Sono: Denis Ssebugwawo, patrono dei cori; Andrea Kaggwa, patrono dei catechisti e degli insegnanti; Pontiano Ngondwe, santo dei Poliziotti e dei Soldati. E ricorda, l’arcivescovo di Kampala, che anche gli Anglicani sono stati “martirizzati in Uganda” per via delle persecuzioni.
Papa Francesco è arrivato al luogo del martirio, ed è stato accompagnato dai Francescani – che custodiscono il santuario. Pochi metri dopo l’ingresso, si è fermato sulla pietra angolare che viene direttamente dalla Tomba di San Francesco. E l’ha benedetta. Un modo per segnalare il grande contributo di santi dato dall’Uganda con i suoi martiri. E tutto ricorda i martiri ugandesi, anche la piccola scultura donata al Papa che rappresenta Andrea Kaggwa.
Ma prima di tutto ci tiene a sottolinea che “Gesù il primo Maestro”. Spiega il Papa: “San Paolo ci dice che Gesù ha dato alla sua Chiesa non solo apostoli e pastori, ma anche maestri, per edificare l’intero Corpo nella fede e nell’amore”. Per questo, “insieme ai vescovi, ai presbiteri e ai diaconi, che sono stati ordinati per predicare il Vangelo e prendersi cura del gregge del Signore, voi, come catechisti, avete una parte di rilievo nel portare la Buona Notizia a ogni villaggio e casolare del vostro Paese”.
Il Papa ringrazia i catechisti per “i sacrifici, lo zelo e la devozione” con cui svolgono il compito di “insegnare quello che Gesù ha insegnato”, di “istruire gli adulti e aiutare i genitori a crescere i loro figli nella fede”, di portare “a tutti la gioia e la speranza della vita eterna”.