Hiroshima , domenica, 24. novembre, 2019 11:30 (ACI Stampa).
Il Parco del Memorale della pace di Hiroshima sorge proprio nel luogo in cui quel 6 agosto 1945 esplose la bomba atomica. Papa Francesco arriva al Memoriale intorno alle 18.40 ( 10.40 di Roma), lo aspettano circa 1300 persone tra fedeli, leader religiosi e vittime di quel terribile ordigno.
Quel Parco ad Hiroshima dal 1966 è divenuto Patrimonio dell'Umanità dell'Unesco, come simbolo della forza più distruttiva mai creata dall'umanità, della speranza per la pace nel mondo e per l'eliminazione definitiva di tutte le armi nucleari. La bomba atomica ad Hiroshima uccise all'istante circa 80.000 persone. Entro la fine dell'anno gli infortuni e le malattie da radiazioni portarono il numero totale delle vittime a 140.000.
Papa Francesco nella piazza principale del Parco firma il Libro d'Onore, saluta le vittime e i 20 leader presenti. Il suono della campana suggella il momento, come a ricordare quel tragico istante in cui il mondo intero conobbe la brutalità delle armi nucleari. Oggi sulle campane della pace della Cattedrale di Hiroshima c'è scritto: "Le armi della guerra ora suonano il richiamo della pace". Papa Francesco poi, accende una candela per tutte le vittime.
Francesco ascolta la dura testimonianza di due vittime. Yoshiko e Kojí raccontano gli effetti devastanti dell'energia atomica; loro non sono morti, ma i loro cari si e soprattutto a causa delle radiazioni combattono da sempre contro cancro e leucemia.
Successivamente il Pontefice, nel suo discorso ai presenti, lancia al mondo intero un messaggio: "Qui, di tanti uomini e donne, dei loro sogni e speranze, in mezzo a un bagliore di folgore e fuoco, non è rimasto altro che ombra e silenzio. Appena un istante, tutto venne divorato da un buco nero di distruzione e morte. Da quell’abisso di silenzio, ancora oggi si continua ad ascoltare il forte grido di coloro che non sono più.