Città del Vaticano , lunedì, 18. giugno, 2018 14:00 (ACI Stampa).
Un “pellegrinaggio ecumenico”, tutto concentrato sulla visita al Consiglio Ecumenico delle Chiese: Papa Francesco ha voluto caratterizzare così il viaggio a Ginevra, e per questo non ci sono incontri nelle grandi organizzazioni internazionali, che pure sono presenti a Ginevra, e a cui pure la Santa Sede partecipa attivamente.
Quello del 21 giugno, in occasione del Direttivo del Consiglio Ecumenico delle Chiese che celebra i suoi 70 anni di vita, è un viaggio di un solo giorno, che include una riflessione, un discorso e una omelia, e una visita all’Istituto Ecumenico di Bossey.
È il 23esimo viaggio internazionale di Papa Francesco, che in cinque anni di Pontificato ha visitato 35 Paesi fuori dall’Italia. Ed è una prima volta per Papa Francesco, che una volta sola nella sua vita è passato dalla Svizzera, ma senza fermarsi, in un viaggio in macchina da Francoforte a Torino nel 1986.
Papa Francesco è il terzo Papa che visita Ginevra. Paolo VI vi andò nel 1969 per i 50 anni dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro, cui la Santa Sede partecipa sin dalle origini e che dal 1926 ha un consulente per gli affari religiosi che è sempre un prete cattolico e sempre un gesuita – l’attuale è padre Pierre Martinot Lagarde.
Giovanni Paolo II fu a Ginevra nel 1982, vi passò nel 1984 nell’ambito di un più vasto viaggio in tutta la Svizzera, nel 1985 in un viaggio più breve che incluse anche il Lichtenstein. Nel 2004, invece, Giovanni Paolo II fu a Berna, in quello che si può considerare l’ultimo viaggio del suo pontificato, perché l’ultimo in assoluto, quello a Lourdes sempre nel 2004, era piuttosto un pellegrinaggio.