Tirana , venerdì, 26. gennaio, 2018 17:00 (ACI Stampa).
Dovere di identità, coraggio di alterità, sincerità delle intenzioni: conferendo il Premio dedicato a Padre Jacques Hamel, l’anziano sacerdote francese martirizzato in Francia nel 2016, il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, fornisce le tre linee guida per un buon giornalista.
Il conferimento del Premio Jacques Hamel rappresenta il culmine delle Giornate di San Francesco di Sales. Giunte alla 22esima edizione e ospitate per la prima volta a Lourdes, queste giornate hanno avuto come linea guida il messaggio di Papa Francesco per la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, “La verità vi farà liberi”.
L’istituzione di un premio dedicato a padre Hamel, di cui è stato recentemente aperto il processo di beatificazione, non potrebbe essere più azzeccato: l’anziano sacerdote è stato assassinato nella chiesa di Saint-Etienne-du-Rouvray a Rouen, mentre celebrava la Messa, in un attentato di matrice fondamentalista arrivato, però, al culmine di una recrudescenza di attacchi contro chiese cattoliche in Francia di cui poco i media si erano occupati.
La giornata è iniziata con una Messa celebrata dal Segretario di Stato vaticano, che si è tenuta nella Basilica dell’Immacolata Concezione di Lourdes. Il porporato, nella sua omelia, si è soffermato sul mestiere del giornalista, fondamentale “in una società libera e pluralista”, ma anche "complesso".
Per il Cardinale Parolin, il giornalista è chiamato ad essere “scrutatore del mondo”, “osservatore dell’attualità”, “interprete”, “scopritore di iniziative costruttive”. Obiettivi che devono riguardare soprattutto il lavoro nei media cattolici.