Città del Vaticano , martedì, 20. novembre, 2018 10:00 (ACI Stampa).
I Vescovi della Chiesa maronita sono a Roma per incontrare Papa Francesco. La Chiesa maronita è in comunione con Roma ed è una Chiesa patriarcale di rito orientale sui iuris.
Il Patriarca è eletto dal sinodo della Chiesa patriarcale; una volta eletto, è obbligato a notificare l'avvenuta elezione al Romano Pontefice, il quale poi concede la ecclesiastica communio. Tutto ciò vale anche per la Chiesa maronita, governata dal Patriarca di Antiochia dei Maroniti, in Libano, il Cardinale Béchara Boutros Raï.
Il Patriarca Raï - 78 anni - è stato eletto il 15 marzo 2011 - in sostituzione del Cardinale Nasrallah Pierre Sfeir - e ha ricevuto l’ecclesiastica communio da Papa Benedetto XVI il 24 marzo successivo. Lo stesso Benedetto XVI lo ha creato cardinale nel concistoro del novembre 2012.
Secondo la tradizione la Chiesa maronita - diffusa per lo più in Libano e Siria - è stata fondata da San Marone nel V secolo e segue il rito antiocheno (noto anche come rito siriaco occidentale).
Attualmente la Chiesa maronita si è sviluppata in 16 Paesi ed è suddivisa in 27 diocesi. In Libano si contano le eparchie di Joubbé, Sarba e Jounieh; Antiochia dei Maroniti; Baalbek-Deir El-Ahmar; Batrun; Jbeil; Sidone e Zahleh; a queste si aggiungono le arcieparchie di Antélias, Beirut, Tripoli e Tiro. In Siria sono presenti le arcieparchie di Aleppo e di Damasco e l’eparchia di Laodicea.