Città del Vaticano , martedì, 29. novembre, 2022 18:00 (ACI Stampa).
“Non siamo identici alla Germania, abbiamo il nostro modo di fare”. Il cardinale Jozef De Kesel, arcivescovo di Bruxelles e presidente della Conferenza Episcopale Belga, ci tiene a marcare le distanze dalla Germania, e in qualche modo anche dal Synodaler Leg, il cammino sinodale che punta ad avere decisioni vincolanti in tema di leadership e sessualità. Eppure, i temi dei vescovi belgi venuti in visita ad limina a Roma sembrano proprio gli stessi, a partire da quella benedizione per le coppie omosessuali che è stata definita in un documento dei vescovi delle Fiandre.
Il documento era ben tarato, mai indulgeva in quella che potesse essere una vera benedizione della coppia, che – come si sa – è stata censita da un responsum della Congregazione della Dottrina della Fede, ma apriva comunque una strada.
Il Cardinale de Kesel ha parlato il 25 novembre, durante una conferenza stampa organizzata dall’Ambasciata Belga presso la Santa Sede, seguita da un breve ricevimento. I vescovi del Belgio hanno compiuto la loro visita ad limina dal 21 al 25 novembre, concludendola con un incontro di circa due ore mezzo con Papa Francesco durante il quale i vescovi si sono detti colpiti dalla libertà di parola.
Alla ad limina si arrivava dopo il documento dei vescovi delle Fiandre, ma anche a seguito di una difficile ad limina dei vescovi tedeschi. I tedeschi, infatti, hanno detto di voler continuare per la loro strada, e questo nonostante non solo le richieste del Papa, ma anche le pressioni della Santa Sede, testimoniate dal fatto che l’Osservatore Romano ha pubblicato le due relazione dei Cardinali Ladaria e Parolin nell’incontro interdicasteriale.
Il Cardinale de Kesel ha spiegato la posizione dei vescovi belgi sulla pastorale per le coppie omosessuali: le due preghiere proposte dai vescovi delle Fiandre non sono “né benedizioni né liturgia”, ma “un modo per aiutare queste persone”. E la questione della pastorale per gli omosessuali è stata affrontata “in tutti i dicasteri” perché “li riguarda tutti”, e che se le coppie omosessuali non vengono aiutate “sono perdute”.