Città del Vaticano , giovedì, 28. febbraio, 2019 18:00 (ACI Stampa).
Nell’anno in cui si ricordano i 90 anni dei Patti Lateranensi, forse il concordato più famoso dopo quello di Worms del 1122, il primo della storia della Santa Sede, un convengo di studio di due giorni promosso dalla Pontificia Università gregoriana e dell’ E’cole Française di Roma mette in luce la politica concordataria del Vaticano dal XIX al XXI secolo.
Un evento che è stato inaugurato dal cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin con un prolusione che ha toccato tutti le tematiche fondamentali, a partire dalla questione della religione di stato, fino alla libertà religiosa con lo sguardo alle grandi questioni giuridiche e canonistiche che sono premessa della politica concordataria della Santa Sede.
Oltre a temi specifici su concordati di alcune zone del mondo, una delle grandi questioni è quella educativa. E nel convegno si parla anche dei recenti accordi italiani per il riconoscimento dei titoli di studio pontifici.
Interessante in vista del viaggio del Papa in Marocco, la analisi di Antony O’Mahony professore di Oxford che ha ricordato come gli accordi della Santa Sede con Israele e Palestina abbiano un modello nello scambio di lettere tra il re del Marocco Hassan II e Papa Giovanni Paolo II del 30 dicembre 1983 e del 5 febbraio 1984.
Una pagina di storia da esplorare come il primo incontro significativo tra uno stato musulmano e la Santa Sede con la visita fatta da Hassan II a Giovanni Paolo II a Roma il 2 aprile 1980. Il sovrano del Marocco era anche presidente del comitato Al-Qods