Madrid , venerdì, 17. maggio, 2019 10:00 (ACI Stampa).
La morte l’aveva vista in faccia da ragazza quando, durante la Guerra Civile in Spagna, suo padre venne imprigionato e fucilato dal governo repubblicano. Guadalupe riuscì a essere vicino al padre durante le ultime ore della sua vita.
Guadalupe Ortiz de Landázuri sabato a Madrid dove era nata il 12 dicembre 1916 diventerà ufficialmente beata. Sarà la prima santa laica dell’ Opus Dei, ed è stata una tra le prime collaboratrici di José Maria Escrivà.
La sua è una vita normale di una famiglia borghese, il padre militare porta la famiglia in Africa per un periodo, poi agli inizi degli anni ’30 Guadalupe studia Scienze Chimiche all’università di Madrid. Ai suoi tempi, non erano molte le donne che intraprendevano la carriera universitaria, in particolare nelle materie scientifiche. Su 70 studenti, il corso che frequentò Guadalupe era frequentato da sole 5 ragazze.
Perdonò di cuore coloro che avevano deciso la condanna di suo padre. Nel 1937, con il fratello e la madre, riuscì a passare all'altra zona della Spagna, dove si trovava l’altro fratello Manolo. Si stabilirono a Valladolid fino alla fine della guerra.
Tornarono a Madrid nel 1939. Guadalupe iniziò a insegnare nella scuola della "Bienaventurada Virgen María" e nel Liceo francese. Una domenica del 1944, mentre partecipava alla santa Messa, si sentì "toccata" dalla grazia di Dio. Nel tornare a casa, incontrò un amico al quale espresse il desiderio di parlare con un sacerdote. Questi le diede il telefono di don Josemaría Escrivá.