Città del Vaticano , mercoledì, 19. agosto, 2020 16:00 (ACI Stampa).
C’erano 80 mila giovani musulmani, a Casablanca, quel 19 agosto 1985. Giovanni Paolo II era arrivato in Marocco, il primo Papa a mettere piede sul suolo marocchino, al termine di uno dei suoi viaggi monstre in Africa, cominciato in Togo, e proseguito in Costa d’Avorio, Camerun, Repubblica Centrafricana, Zaire e Kenya fino, appunto, al Marocco. E lì il programma aveva previsto proprio un incontro con i giovani musulmani, una prima volta assoluta per un Papa, che centrò il suo discorso sui valori comuni della comune fede in Dio.
Il modo in cui è nato quell’incontro così particolare viene ripercorso da un libro, Rabat. Capitale Africaine du Dialogue Interreligieux, un lavoro congiunto della Nunziatura Apostolica in Marocco e della Fondazione Diplomatica, organizzazione che ha sede in Marocco. Il libro nasce dagli sforzi fatti dai due organismi sper presentare alle missioni diplomatiche in Marocco come le religioni del Libro possano svilupparsi nel Paese che ha fatto della tolleranza religiosa la sua bandiera. E infatti, il re del Marocco è chiamato “Comandante dei credenti”, ovvero di tutti i credenti di tutte le fedi in Marocco.
Questi sforzi hanno portato anche ad una serie di incontri per rafforzare il dialogo e la comprensione tra l’Islam e le altre religioni del Libro. Ed è da questi incontri che nasce il volume, che non ne riporta meramente la cronaca, ma piuttosto ripercorre una storia, fatta di tante storie: quella di come il Marocco sia rimasta negli anni una nazione dove le fedi possono convivere, quella di come la Chiesa in Marocco si è sviluppata nel corso degli anni, quella di come Santa Sede e Marocco si sono passo dopo passo avvicinate, fino allo storico viaggio di Giovanni Paolo II nel 1985 e a quello di Papa Francesco nel marzo 2019.
In effetti, quest’anno non si celebra solo il 35esimo del passaggio di Giovanni Paolo II a Casablanca, ma anche il quarantesimo della visita di re Hassan II a Giovanni Paolo II. Era il 2 aprile 1980. Ed è lì che maturò l’idea di un incontro con i giovani musulmani.
Lo raccontò, poi, lo stesso re Hassan II, introducendo l’incontro di Giovanni Paolo II. “Durante la mia memorabile visita a Sua Santità il Papa in Vaticano, lo ho invitato a venire in Marocco. Mi ha sorriso e mi ha gentilmente detto: ‘Cosa farei se venissi in Marocco? Non potrei nemmeno guidare la pubblica preghiera, dato che siete una nazione assolutamente islamica. Quale sarebbe allora l’obiettivo di tale viaggio’?”