Roma , mercoledì, 19. giugno, 2019 13:00 (ACI Stampa).
Il 20 giugno prossimo si celebrerà in tutto il mondo la Giornata Mondiale del Rifugiato promossa dall’Onu con l’obiettivo di far conoscere le condizioni di milioni di rifugiati e richiedenti asilo, costretti a fuggire dalle loro terre per fame, miseria, guerra, calamità naturali o diversi altri drammi. Come ha ricordato domenica 16 giugno, Papa Francesco, si tratta di una ricorrenza che invita tutti “alla solidarietà con gli uomini, le donne e i bambini in fuga da guerre, persecuzioni e violazioni dei diritti fondamentali".
In occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato 2019, Malteser International – l'Agenzia di soccorso internazionale dell'Ordine di Malta – esorta la comunità internazionale a fare di più per aiutare i Paesi in via di sviluppo a rispondere alle necessità dei rifugiati. Secondo le Nazioni Unite, l'85% dei rifugiati nel mondo è ospitato dai Paesi più poveri.
L'Ordine di Malta si sta anche adoperando per assistere sfollati e migranti in circa 30 Paesi nel mondo e sta contrastando la tratta di esseri umani nell'ambito del proprio impegno. “Migranti e rifugiati, spesso donne e minori, sono i primi a finire nelle mani di trafficanti senza scrupoli”, ha detto il Gran Cancelliere, Albrecht Boeselager.
“Di recente abbiamo aperto un centro per le donne vittime della tratta a Lagos, in Nigeria, e ci stiamo adoperando per sensibilizzare la comunità internazionale su questo orrendo fenomeno”. Il Gran Maestro dell'Ordine di Malta, Fra’ Giacomo Dalla Torre, si è unito all'appello alla comunità internazionale, affermando: “L'Ordine di Malta si adopera per aiutare gli emarginati e gli esclusi, a prescindere da nascita e provenienza. Migranti, rifugiati, sfollati sono tutti al centro dell'azione delle nostre tante associazioni e corpi di soccorso presenti in 120 Paesi”.
Sono numerosi anche gli eventi in programma in molte città italiane. A Termoli, dal 20 al 29 giugno, in particolare. Le iniziative sono coordinate dall’Istituto “Gesù e Maria”, ente gestore insieme al Consorzio Aid del progetto Sprar-Siproimi “Rifugio sicuro” attivato dal Comune di Termoli in partenariato con i Comuni di Ururi e Larino e grazie al quale si dà ospitalità a 76 persone, di cui gran parte minori e famiglie.