Francoforte , venerdì, 8. gennaio, 2021 15:00 (ACI Stampa).
Un predica sulla “Sacra famiglia”, pronunciata dal vescovo di Passau, Stefan Oster, ha provocato la dura reazione dell´Associazione delle lesbiche e degli omosessuali (LSVD) della Baviera, oltre ad innescare l'immancabile fiume di commenti (e insulti) sulla pagina Facebook del vescovo.
Il giovane vescovo, classe 1965, ha tenuto la sua omelia in occasione della Festa della Sacra Famiglia, nel Duomo di Passau (cittadina bavarese al confine con l´Austria) il 27 dicembre scorso. Offesasi per il contenuto, l´associazione “arcobaleno” ha indirizzato al presule una lettera aperta, cui il vescovo ha già prontamente risposto, respingendo le critiche. Durante l´omelia, il vescovo di Passau, addottoratosi nel 2003 in Filosofia presso l´Università di Augusta con una tesi sul suo maestro Ferdinand Ulrich, ha spiegato che gli intersessuali"non sono un terzo sesso, ma sono persone – chiaramente dotate di ogni dignità umana e diritti della persona – alle quali questa appartenenza ad uno dei due sessi manca. Si tratta di una manomazione (Beeinträchtigung)".
"Dove si presentano episodi di intersessualità - ha proseguito il vescovo - la natura ha creato una persona, cui manca qualcosa. Così nascono persone con una mancanza, come quando si è ciechi o si ha un difetto congenito al cuore, o una qualunque altra menomazione". Ci sono persone, cresciute come uomini o donne, che però non si sentirebbero a proprio agio in questa identità sessuale, "si augurano perciò – ha proseguito il vescovo durante la sua omelia intitolata “È oggi la famiglia classica ancora la normalità?” - un cambiamento della loro appartenenza sessuale. Vengono chiamati “trans” o si chiamano essi stessi così. Poiché la mia esperienza con queste persone è molto scarsa non posso e non voglio giudicarli".
Sugli omosessuali il vescovo ha aggiunto che "la loro propensione è semplicemente presente". "Posso comprendere che le persone abbiano difficoltà a capire" come la Chiesa giudichi peccato non questa propensione, quanto il suo esercizio nell´atto sessuale. "Conosco tuttavia persone – ha proseguito Oster -che benché si sentano omosessuali, ritengono che questo insegnamento della Chiesa sia giusto. Sentono che in quell´atto sessuale per loro c´è qualcosa che non va".
L´Associazione delle lesbiche e degli omosessuali (LSVD) della Baviera ha obiettato al vescovo che le sue affermazioni "feriscono tante persone nel loro diritto e bisogno di accoglienza e libertà". Sotto accusa soprattutto il passaggio in cui il vescovo descrive l´intersessualità come un “difetto”, come una malattia o una “patologia al cuore”.