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Fulton Sheen, rinviata la beatificazione. Ma si è sempre sicuri delle sue virtù

Nessun dubbio sulle virtù del popolare telepredicatore. Ma, per ragioni di opportunità, si è preferito di sospendere la beatificazione

arcivescovo Fulton Sheen | L'arcivescovo Fulton Sheen  | Dumont Network, via Fair Use arcivescovo Fulton Sheen | L'arcivescovo Fulton Sheen | Dumont Network, via Fair Use

È stata sospesa la beatificazione di Fulton Sheen, il popolare telepredicatore statunitense degli anni del Concilio ammirato anche da Ratzinger. La beatificazione era prevista a Peoria, in Illinois (USA) il prossimo 21 dicembre, ed è stata rinviata a data da destinarsi. L’annuncio due giorni fa dalla Conferenza Episcopale degli Stati Uniti, che, pur non mettendo in discussione le virtù eroiche di Sheen, ha chiesto di sospendere la canonizzazione in attesa dei risultati di un processo per abusi nella diocesi di Rochester ai tempi in cui il vescovo fu il venerabile Sheen.

“Nel clima corrente – si legge in una nota della Conferenza Episcopale degli Stati Uniti – è importante che i fedeli conoscano che non c’è mai stato, né c’è adesso, alcuna accusa contro Sheen che riguardi l’abuso di un minore. In nessun momento la sua vita di virtù è stata mai messa in discussione”.

La notizia ha lasciato nello sconcerto gli Stati Uniti. La sospensione temporanea della beatificazione è venuta dopo che, lo scorso luglio, il vescovo Salvatore Matano di Rochester e l’arcivescovo Christophe Pierre, nunzio apostolico negli Stati Uniti, hanno inviato alla Congregazione delle Cause dei Santi una copia di documenti riguardo due sacerdoti accusati di abusi al tempo in cui Fulton Sheen era vescovo della diocesi, ovvero dal 1966 al 1969.

La Congregazione per le Cause dei Santi ha istituito una commissione, che ha evidenziato come nel primo caso il vescovo Sheen abbia inviato il sacerdote accusato a seguire una terapia psichiatrica fuori dalla diocesi, e che poi questi ha abbandonato il ministero sacerdotale dopo che lo stesso Sheen aveva rifiutato di dargli un nuovo incarico in diocesi.

Nel secondo caso, il sacerdote era già stato allontanato dal predecessore del venerabile ed era tornato in diocesi, dove Sheen aveva sempre rifiutato di affidargli un incarico. Autonomamente, questo sacerdote aveva deciso di celebrare la Messa per le Suore del convento della parrocchia dei propri genitori, dove lui abitava. Solo nel 1971, due anni dopo, dunque, che Sheen si era dimesso da vescovo di Rochester, questo sacerdote aveva avuto incarico in una parrocchia.

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Queste notizie si trovano in un appunto della Congregazione delle Cause dei Santi, che conclude fermamente: “Risulta, pertanto, l’estraneità del Venerabile servo di Dio alle vicende in oggetto”.

Si è comunque deciso di sospendere la beatificazione perché è ancora in corso l’esame dell’Attorney General dello Stato di New York in riferimento ad eventuali abusi su minori nella diocesi di Rochester.

La linea, con decisione finale della Segreteria di Stato, è stata quella della prudenza, sospendendo una beatificazione già prevista, per evitare che questa avesse luogo in un clima negativo, magari fomentato dai media, anzi con il sospetto che proprio gli attacchi fossero programmati in vista della beatificazione. Di fatto, però si tratta di un provvedimento senza precedenti, anche perché la beatificazione avveniva dopo che lo stesso Papa Francesco aveva dato il via libera definitiva con un miracolo riconosciuto.

Il miracolo attribuito all’intercessione del venerabile Sheen era il salvataggio di un bambino dato per morto. James Fulton Engstrom (il secondo nome è dato proprio in onore del prossimo beato) era rimasto per 61 minuti senza battito cardiaco, e poi ha ripreso a respirare, cresciuto senza alcuna lesione. Il miracolo è avvenuto nel 2010 a Peoria, nell’Illinois, diocesi in cui nel 1919 venne ordinato sacerdote Fulton Sheen.

Telepredicatore famosissimo e dall’eloquio che aveva affascinato al Concilio Vaticano II persino un giovane Joseph Ratzinger, Sheen ha unito milioni di americani con le sue prediche televisive. Nessuno ne contesta la santità. Il vescovo di Peoria Danial Jenky ha sottolineato di essere “fermamente convinto della grande santità del venerabile Servo di Dio e resta fiducioso che Sheen sarà beatificato”.

Il corpo di Sheen era recentemente tornato a Peoria dopo una lunga battaglia legale della diocesi di Peoria con l’arcidiocesi di New York, dove era stato inizialmente sepolto.

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Lo show televisivo di Fulton Sheen era chiamato “Life is worth living” (La vita vale la pena di essere vissuta).

Una delle sue prediche televisive più famose risale al 1947, quando Sheen delineò le dozzine di trucchi che l’anti Cristo avrebbe usato per distruggere i cristiani. In particolari, Sheen disse che l’anti Cristo avrebbe convinto le persone di essere il “Grande Umanitario” che parlerà di pace, prosperità e pienezza e “invocherà la religione per distruggere la religione”.