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Fabio Rocchi: a Roma tutto pronto per accogliere i pellegrini del Giubileo

L'intervista a Fabio Rocchi, presidente dell’associazione ‘Ospitalità Religiosa Italiana’

Fabio Rocchi | Fabio Rocchi | Credit comunicazionemediaeturismo.it Fabio Rocchi | Fabio Rocchi | Credit comunicazionemediaeturismo.it

Tra i tanti primati l’Italia conserva saldamente anche quello della ricettività religiosa e no-profit, in un settore dell’accoglienza dedicato a spiritualità, turismo, lavoro e studio: una potenzialità unica al mondo che, secondo il ‘Rapporto 2024’ dell’Associazione ‘Ospitalità Religiosa Italiana’, è rappresentato da quasi 3.000 strutture ricettive che mettono a disposizione ogni giorno 200.000 posti letto. Il 45% è gestito direttamente da religiosi/e, mentre il 38%, pur di proprietà religiosa, è di fatto gestito da laici impegnati.

Iniziato da pochi giorni il Giubileo abbiamo incontrato il presidente dell’associazione ‘Ospitalità Religiosa Italiana’, Fabio Rocchi, per comprendere se è tutto pronto per l’accoglienza dei pellegrini: “In Italia, si sa, tutto è pronto anche quando non è pronto. Certamente la città di Roma si troverà con lavori che si protrarranno anche dopo l’inizio del Giubileo, ma almeno per il settore religioso dell’ospitalità possiamo dire che tutto è pronto. D’altronde già negli ultimi anni l’afflusso è particolarmente vivace in queste strutture, per cui c’è una certa abitudine ad affrontare grossi numeri”.

 

Come sarà l’accoglienza durante il Giubileo?

 “Le strutture religiose già abitualmente dedite all’ospitalità, non faranno nulla di diverso da come già operano tutti i giorni: aprire le porte all’accoglienza è la loro missione. Quello che probabilmente rappresenterà la singolarità sarà il tipo di pellegrino che si troveranno ad ospitare. Normalmente si tratta di un ospite che coniuga fede e lavoro o fede e turismo, già edotto nel viaggiare, abituato ad adattarsi ad ogni situazione. Per il Giubileo prevediamo che gran parte degli arrivi riguarderà fedeli che non sarebbero mai giunti da noi se non vi fosse stato questo evento a stimolare la loro presenza. Ci sarà una costanza del tutto esaurito durante l’anno. Si tratterà quindi di mantenere degli standard organizzativi per lungo tempo, anche se le comunità religiose non vi sono abituate. L’aiuto dei laici e dei volontari in questo caso sarà fondamentale per sostenere le attività di accoglienza, sempre finalizzate, bisogna dirlo, al reperimento di risorse per le attività caritatevoli, assistenziali, sociali e missionarie gestite da ordini, congregazioni, diocesi e parrocchie”.

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I ‘numeri’ sono soddisfacenti?

“L’ospitalità religiosa conta a Roma circa 25.000 posti letto suddivisi in 350 strutture. Sono i primi posti ad essere richiesti dai pellegrini, perché molto più abbordabili di un albergo. Nel nostro circuito una camera doppia con colazione costa mediamente € 80 contro € 180 della media alberghiera (dato Italia Hotel Monitor). E’ quindi facile intuire che ad oggi i numeri siano molto ampi, ma la gioia sta nel comprendere come questo approccio porti a Roma quei pellegrini che altrimenti non si sarebbero potuti permettere il viaggio. I numeri più in ‘bilico’ sono invece quelli per il Giubileo dei Giovani, quando la massa di arrivi sarà difficilmente governabile. Per questo avevamo chiesto a Regione Lazio se fosse possibile adibire per qualche giorno a dormitori le molte sale-riunioni presenti nelle strutture religiose, ma le condizioni poste sono state talmente restrittive che si è dovuto rinunciare”.

 

Quale opportunità offre il portale dell’associazione 'Ospitalità religiosa italiana?

“Il nostro scopo non è commerciale ma solo di incentivare l’uso di queste strutture ricettive. Per facilitare il compito agli utenti, è possibile inserire i più svariati filtri di ricerca, così da individuare e contattare direttamente i gestori delle strutture con le caratteristiche più adatte alle proprie necessità. Il portale non percepisce commissioni e quindi il pellegrino gode di un ulteriore vantaggio economico. Se poi si tratta di un gruppo che necessita di un’assistenza nella ricerca, abbiamo anche questa possibilità”. ‘Per venire incontro alle esigenze di quanti arriveranno a Roma, ha pubblicato un Vademecum in 10 lingue con le istruzioni per l’uso per i pellegrini, in modo che prenotazioni, attività e permanenza siano le più agevoli possibile’.

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Perchè un vademecum per i pellegrini?

Nei contatti di questi mesi è emersa la spasmodica ricerca di soluzioni di soggiorno, soprattutto per i gruppi provenienti dall’estero. Questo può aprire la strada a scelte avventate o -peggio- correre il rischio di mettersi nelle mani di avventurieri dell’ultimo minuto. Ci siamo chiesti come potevamo aiutare questi pellegrini nella gestione del soggiorno, per dare loro la massima serenità. Così è nato il nostro Vademecum per il Giubileo.

 

Quali consigli per vivere 'bene' il Giubileo?

“Essere pragmatici nell’organizzazione è certamente il viatico per un pellegrinaggio sereno. Viaggio, trasferimenti, soggiorno, pasti, ingressi, sono tutte voci che vanno studiate attentamente molto prima di partire. Difficoltà e imprevisti emergono sempre quando qualche dettaglio è stato lasciato al caso. E spesso una distrazione si paga a caro prezzo. Quindi il consiglio è di affidarsi ad organizzatori competenti, conosciuti e che abbiamo la giusta dose di esperienza su Roma”.