Washington , giovedì, 19. dicembre, 2019 18:00 (ACI Stampa).
I cattolici non si identificano con un candidato, né con un partito politico. Ma il modo in cui votano rispecchia la maggioranza della nazione. Per dirla in breve, i cattolici negli Stati Uniti sono come i fondi del caffè: aiutano a leggere il futuro, e, in questo caso particolare, aiutano a prevedere un particolare andamento delle elezioni politiche.
Se si vuole comprendere se la nazione è populista o sovranista, se vuole sicurezza economica o è attenta ai diritti delle minoranze, si deve allora guardare a quanti si professano cattolici e a come votano. Considerando, però, le varie sfumature. Perché molti si dicono cattolici ma non sono in realtà praticanti. Ci sono i praticanti occasionali. Ci sono quelli che osservano tutti i precetti della Chiesa.
Ha provato ad andare a fondo una indagine di RealClear Opinion Research in collaborazione con EWTN News. Scopo dell’indagine, comprendere come si sarebbe orientato il voto delle prossime campagne presidenziali del 2020.
Il sondaggio è stato condotto tra il 15 e il 21 novembre, su un campione di 2055 votanti registrati (negli Stati Uniti, tutti hanno diritto al voto al di sopra dei 18 anni, ma ci si deve registrare per poter esercitare il diritto al voto). Di questi, 1233 hanno dichiarato di essere cattolici.
La prima domanda a cui rispondere è quella fatidica: Trump riuscirà ad essere rieletto? Fosse per i cattolici osservanti, sì. Il 58 per cento di quelli che dicono di accettare tutti gli insegnamenti della Chiesa hanno maggiori probabilità di votare Donald Trump alle prossime elezioni.