Città del Vaticano , mercoledì, 14. febbraio, 2018 11:00 (ACI Stampa).
Il dialogo ecumenico tra Patriarcato di Mosca e Chiesa Cattolica trova nella difficile situazione in Siria uno spiraglio pratico, celebrato in un simposio a Vienna che ha visto la partecipazione del metropolita Hilarion, a capo del Dipartimento Relazioni Estere del Patriarcato di Mosca e del Cardinale Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani.
Il simposio si è tenuto a Vienna il 12 febbraio, giorno in cui si celebrava l’anniversario dell’incontro dell’Avana, su invito del Cardinale Christoph Schoenborn, ed è arrivato al termine di una due giorni che è cominciata con un concerto di musica sacra alla Konzerthaus.
Il simposio ha avuto come punto centrale il tema dell’impegno per i cristiani in Medio Oriente, che era parte della dichiarazione congiunta di Papa Francesco e Kirill. Oltre al Cardinale Koch e al Metropolita Hilarion, hanno preso la parola al simposio anche alcuni vescovi e patriarchi del Medio Oriente.
Il Patriarcato di Mosca non ha solo interesse a distribuire gli aiuti umanitari, ma anche a dare un contributo significativo a ricostruire la vita della Chiesa in Siria, ha sottolineato il Metropolita Hilarion. Il quale ha anche notato che la Chiesa Ortodossa Russa distribuisce aiuti anche insieme alla Chiesa Cattolica ed altre denominazioni religiose. In più, il metropolita ha notato che anche lo Stato russo ha particolare preoccupazione per la situazione in Siria, e che c’è stata una delegazione interreligiosa del Consiglio di Presidenza Russo che è andata di recente in Siria, distribuendo 77 tonnellate di aiuti a famiglie “di differente denominazione religiosa”.
Il Cardinale Koch, dal canto suo, ha notato che è proprio questa preoccupazione concreta per la difficile situazione dei cristiani in Medio Oriente ad aver probabilmente rappresentato uno dei motivi principali per cui il Patriarca di Mosca ha pensato che era ora del primo storico incontro con il Papa.