Rabat , venerdì, 12. aprile, 2019 14:00 (ACI Stampa).
Durante il viaggio di Papa Francesco in Marocco, c’era anche una organizzazione che ha prestato, come sempre, la sua opera in silenzio. C’era ad organizzare il servizio d’ordine alla Messa finale. Ma c’era anche a fianco della Caritas, nel sostegno dei migranti del Mediterraneo. È il Sovrano Ordine di Malta, che è rappresentato in Marocco dall’ambasciatore Julien-Vincent Brunie.
Ambasciatore, quanto la visita di Papa Francesco ha avuto un impatto in Marocco?
In Marocco, il vivere insieme è cosa di tutti i giorni. Il viaggio del Santo Padre ha rappresentato, per questo, la materializzazione del vissuto quotidiano dei marocchini, che è quello di far coabitare in pace un messaggio di fratellanza e di amore per tutte le religioni. I marocchini sono credenti, e sono molto orgogliosi di aver ricevuto il capo della Chiesa Cattolica.
La Chiesa in Marocco si è distinta in maniera particolare per l’accoglienza dei migranti. Quale è stato l’impegno del Sovrano Militare Ordine di Malta sul tema?
Come ben sapete, il Sovrano Militare Ordine di Malta è molto impegnato nel Mediterraneo. Attraverso la Caritas, la Chiesa cattolica in Marocco prova ad aiutare i migranti, a far avere loro una vita degna e ad essere forniti di tutto ciò di cui hanno bisogno per vivere. In più, si aiuta con l’integrazione e la regolarizzazione, e magari fornendo educazione là dove manca. L’Ordine di Malta lavora nello stesso campo, in forte cooperazione. Affrontando anche problemi nuovi, come quelli dei migranti giovani che hanno ancora più bisogno di essere sostenuti. Per noi è molto importante aiutare i migranti, che sono esseri umani che soffrono.