Anche l’arcivescovo Justin Welby, Primate Anglicano di Canterbury, ha preso parte al dibattito, sottolineando l’importanza delle Chiese nei processi mediazione, perché - ha detto - le Chiese “sono spesso le uniche istituzioni funzionanti in situazioni fragili o pre-conflitto”, e sono “intimamente presenti nei luoghi dove sono i conflitti”. L’arcivescovo Welby ha fatto l’esempio del coinvolgimento del Primate Anglicano Justin Badi Arama nel lavorare agli accordi di pace in Sud Sudan.
L’arcivescovo Welby si è recato personalmente in Sud Sudan, e Papa Francesco ha rivelato che il suo viaggio in Sud Sudan, molto desiderato, era stato pensato come un viaggio ecumenico, con la presenza del Primate anglicano.
Lo stesso arcivescovo Welby ha esperienza nella mediazione internazonale, ed è un membro del Consiglio di Alto Livello sulle Mediazioni stabilito dal segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres.
Una celebrazione per l’inizio dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite
Non si sa se ci sarà, ma – come di consueto – anche il Segretario Generale delle Nazioni Unite è stato invitato al Servizio di Preghiera che si in occasione dell’inaugurazione dell’Assemblea Generale.
Il “servizio di preghiera” si terrà il 17 settembre, e avrà una meditazione guidata dall’Arcivescovo colombiano Luis Castro Quiroga, presidente emerito della Conferenza Episcopale Colombiana e tra i leader del processo di pace in Colombia.
Questa in programma è la 73esima assemblea generale delle Nazioni Unite. Tra i temi più importanti, i due global compact su migranti e rifugiati, ai cui negoziati la Santa Sede ha partecipato attivamente.
L’arcivescovo Balestrero arrivato in Congo
È per ora vacante il ruolo di nunzio in Colombia, dopo che l’arcivescovo Ettore Balestrero è stato chiamato a rinforzare la Nunziatura Apostolica della Repubblica Democratica del Congo. L’arcivescovo Balestrero è arrivato a Kinshasa il 14 agosto, e ha dato una lunga intervista agli organi di stampa della Conferenza Episcopale del Congo.
Nell’intervista, l’arcivescovo Balestrero ha sottolineato di aver bisogno dei vescovi perché “lo aiutino a conoscere un po’ la situazione”, ha detto che uno dei compiti della sua missione è anche quello di aiutare il Papa a nominare i vescovi nelle diocesi vacanti, ma anche di “gestire un po’ la nunziatura”, lavorando “con i vescovi come una famiglia” per rispondere alle necessità dell’evangelizzazione e ai bisogni spirituali, ma anche a quelli materiali delle persone.
La situazione in Repubblica Democratica del Congo è stata particolarmente complessa, e i vescovi si erano schierati con quanti chiedevano una svolta democratica e il rispetto degli accordi di San Silvestro che prevedevano libere elezioni e la non ricandidatura del presidente Kabila. Il nunzio Montemayor è a Roma dallo scorso febbraio.
L’arcivescovo Marcel Utembi, presidente della Conferenza Episcopale, ha sottolineato che la credibilità del voto previsto a dicembre dipenderà in larga parte dalla presenza “di osservatori nazionali e internazionali”, e che, se le elezioni saranno percepite come truccate, questo prolungherà la crisi nel Paese.
Iscriviti alla nostra newsletter quotidiana
Ricevi ogni giorno le notizie sulla Chiesa nel mondo via email.
Nell'ambito di questo servizio gratuito, potrete ricevere occasionalmente delle nostre offerte da parte di EWTN News ed EWTN. Non commercializzeremo ne affitteremo le vostre informazioni a terzi e potrete disiscrivervi in qualsiasi momento.
L’arcivescovo Utembi, insieme ai vescovi del Congo, ha stilato una serie di raccomandazioni alla Commissione Elettorale Indipendente per assicurare elezioni trasparenti, tra cui la richiesta di permettere la presenza di osservatori nazionali o internazionali ed evitare l’applicazione arbitraria di regole per alcuni candidati che intendono concorrere”, nonché la necessità di trovare un accordo sulle modalità del voto, essendoci un vasto dibattito sull’uso di macchine per il voto o meno. La lista definitiva dei candidati per le elezioni è attesa per il 19 settembre.
Camerun, rinviata la conferenza generale per risolvere la questione anglofona
Negli ultimi due anni, il Camerun è stato travolto dalla cosiddetta “crisi anglofona”: insegnanti e avvocati anglo parlanti hanno organizzato uno sciopero, che si è poi trasformato in una rivolta contro l’emarginazione delle regioni di lingua inglese del Paese, con un dibattito che ha assunto toni fortissimi e vere e proprie spinte secessioniste.
La Chiesa Cattolica ha lavorato come fonte di mediazione, e il Cardinale Christian Tumi è stato tra i principali promotori di una Conferenza generale sulla questione anglofona del Camerun, che si doveva tenere il 29 e 30 agosto. È stata invece rinviata al 21 – 22 novembre, in modo da concedere più tempo di arrivare ai partecipanti provenienti da tutto il Paese.
Il Consiglio delle Relazioni Arabe e Internazionali la prossima settimana in Vaticano
Una delegazione del Consiglio delle Relazioni Arabe e Internazionali sarà la prossima settimana in Vaticano, e avrà la possibilità di incontrare Papa Francesco e il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano. La notizia è stata data dall’agenzia Fides, legata alla Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli.