Roma , sabato, 10. aprile, 2021 10:00 (ACI Stampa).
In festa l’abbazia di Casamari. Sabato prossimo, 17 aprile, saranno beatificati i martiri di Casamari. Si tratta di padre Simeone Cardon, del maestro dei novizi, p. Domenico Zawrel, il corista fra Albertino Maisonade, l’oblato fra Maturino Pitri, i conversi fra Zosimo Brambat e fra Modesto Burgen che furono uccisi nell’Abbazia verolana nella notte del 13 maggio del 1799, durante il tentativo di evitare la profanazione dell’Eucarestia da parte di alcuni soldati di origine francese che avevano chiesto ospitalità ai monaci.
Il rito di beatificazione sarà presieduto dal card. Marcello Semeraro, prefetto della Congregazione delle cause dei santi e si svolgerà nell’abbazia, all’interno della quale si conservano le spoglie dei sei religiosi.
Intanto nelle varie diocesi proseguono le attività pastorale e i momenti di riflessione e di formazione. L’ufficio per la Pastorale Familiare della Cei riprende il Corso di Alta Formazione in Consulenza Familiare con Specializzazione Pastorale, “congelato” la scorsa estate. Al percorso triennale sono già iscritti 130 studenti tra famiglie, sacerdoti e religiosi/e provenienti da tante diocesi italiane. Per facilitare la fruibilità del Corso, i laboratori sono distribuiti su tutto il territorio nazionale.
Nella diocesi di Bologna apertura, domenica, dell’Anno della famiglia, con l’arcivescovo, il card. Matteo Zuppi nella parrocchia di San Giovanni Battista di Minerbio su “Famiglia mettiti in gioco nell’ascolto, nell’annuncio, nella carità, nell’accoglienza, nella festa” proposta dall’Ufficio diocesano per la pastorale della famiglia e dalla Commissione vicariale della famiglia. Vi sarà un momento di preghiera, riflessione e testimonianze dove interverranno da remoto alcune persone e missionari impegnati in diverse parti del mondo: Albania, Tanzania e Brasile. “Le famiglie - afferma don Gabriele Davalli, direttore dell’Ufficio diocesano per la pastorale della famiglia - in questo periodo caratterizzato dalla pandemia sono davvero sotto pressione. È necessario aiutarle a mettersi in gioco in dimensioni costitutive della vita cristiana: nell’ascolto, nell’annuncio, nella carità, nell’accoglienza e nella festa. Sarà una bella occasione per aprire il nostro cuore, la nostra mente e per… metterci in gioco! Sarà un’apertura verso il mondo e verso la missione”.
Una serie di momenti di preghiera dedicati a San Giuseppe per invocare la fine della pandemia sono promossi, da oggi, nella diocesi di Carpi che invita i fedeli a partecipare in presenza o attraverso le modalità online. La diocesi “invita a coltivare la fiducia nella preghiera per affrontare la prova con serenità e perché termini al più presto la pandemia”. Dopo quello di oggi gli altri appuntamenti sono previsti il 17 e il 24 aprile e il 1° maggio, festa di san Giuseppe lavoratore. Ad ospitare gli incontri la chiesa parrocchiale di San Giuseppe Artigiano a Carpi, eretta a santuario interdiocesano. Tema dell’incontro di oggi, dalle 18 alle 20, sarà “Giuseppe: Padre coraggioso e creativo”. Protagonisti saranno i giovani nel tempo della pandemia.