Roma , lunedì, 16. marzo, 2020 12:47 (ACI Stampa).
Era ricoverato fino a questa mattina presso il nosocomio di Cremona il vescovo Antonio Napolioni. ha lasciato il reparto di Pneumologia dove era ricoverato dallo scorso 6 marzo monsignor Napolioni sta bene e torna dunque a casa, nel Palazzo Vescovile, dove trascorrerà i prossimi giorni di convalescenza in quarantena, come da protocollo sanitario. La sua salute resterà monitorata e tra 14 giorni sarà sottoposto a nuovo test del tampone per verificare la negatività dal coronavirus.
Sei sacerdoti morti e 20 ricoverati e positivi al Coronavirs. E’ il bilancio, finora, che si registra, nel clero, solo nella diocesi di Bergamo, la provincia italiana con il maggior numeri di contagi da coronavirus. Solo ieri due sacerdoti: don Silvano Sirtoli, 59 anni, vicario interparrocchiale delle due parrocchie dalminesi di Sforzatica e già parroco di Orio al Serio, don Giancarlo Nava, sacerdote missionario in Paraguay, superiore locale della comunità “Redemptor hominis”, di 70 anni come informa oggi il quotidiano “Eco di Bergamo”.
“Siamo resistendo creando condivisione” nell’omelia domenica il vescovo bergamasco Francesco Beschi: “stiamo vivendo qualcosa che va ben oltre ai normali alti e bassi della vita. È un fatto eccezionale per potenza e diffusione e per le misure necessarie che sono state prese. Quanto sta accadendo provoca anche la nostra abitudine a voler avere tutto sempre sotto controllo”.
Parlando poi della solidarietà che i sta registrando in questi giorni nella diocesi di Bergamo sottolineando che nei primi giorni ognuno “andava per la sua strada, poi in mille modi ha iniziato a manifestarsi la fantasia della solidarietà. Abbiamo sicuramente bisogno di uno spirito forte. È chiaro che l'esigenza fondamentale che avvertiamo sia quella di sopravvivere. Ma se sopravvivere è necessario, rinascere è il nostro desiderio”. Il presule, che domani sarà a Sotto il Monte, luogo natio di Papa Giovanni XXIII, per una supplica al “papa buono” ieri ha detto, in una intervista che sono tanti i sacerdoti che si sono esposti per stare vicino alla loro comunità.
Nella diocesi Brescia altri tre sacerdoti morti a causa di questo virus: si tratta di don Angelo Cretti, don Giovanni Girelli di 74 anni che ogni giorno passava anche all'Hospice per portare conforto ai malati terminali ed ai parenti e don Diego Gabusi.