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Cosa farà il Gruppo di Lavoro Congiunto tra Chiesa Cattolica e Consiglio Ecumenico delle Chiese?

Undicesimo mandato per il Gruppo, uno dei primi frutti del Concilio Vaticano II. Tre giorni di riunione a Bossey per definire le priorità

Chiesa Cattolica / CEC | Il gruppo di lavoro misto Chiesa Cattolica / CEC a Bossey | DPUC Chiesa Cattolica / CEC | Il gruppo di lavoro misto Chiesa Cattolica / CEC a Bossey | DPUC

È stata soprattutto una riunione per definire le priorità e gli obiettivi, quella del Gruppo di Lavoro Congiunto tra Chiesa Cattolica e Consiglio Ecumenico delle Chiese che si è tenuta a Bossey tra il 3 e il 5 settembre scorsi. E, tra i temi di discussione, sono stati individuati la persecuzione e il martirio dei cristiani, l'indifferenza religiosa e la diversità morale, da esplorare attraverso la teologia della salvezza e per i quali proporre degli strumenti di riconciliazione.

L’incontro ha aperto l’11esimo mandato del Gruppo, che è uno dei primi frutti del Concilio Vaticano II, essendo stato istituito nel 1965 come organo consultivo per promuovere migliori relazioni tra Chiesa cattolica e Consiglio Ecumenico delle Chiese.

Si è trattato della prima plenaria del mandato 2024 – 2030, ed è stato co-moderato dall’arcivescovo Vicken Aykazian della Chiesa Apostolica Armena e dal vescovo canadese Thomas Dowd.

“Gli obiettivi principali dell'incontro – si legge nel comunicato finale -  erano promuovere le relazioni tra i partecipanti, condividere le priorità degli Organismi genitori, fornire una comprensione completa della storia e del lavoro del Gruppo di Lavoro Congiunto e riflettere sulle priorità per l'attuale mandato. Le sessioni quotidiane erano accompagnate da preghiere comuni, lettura della Bibbia, riflessione e momenti di comunione”.

Secondo il comunicato finale, si utilizzerà il metodo sinodale, mentre saranno utilizzate come fonte di ispirazione le narrazioni bibliche, e ci sarà anche una particolare attenzione sui frutti del 1700esimo anniversario del Concilio di Nicea, che cade nel 2025.

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Il Gruppo di Lavoro ha deciso di strutturarsi in tre gruppi. Il primo andrà ad esplorare le diverse interpretazioni di salvezza e come queste possono contribuire all’indifferenza religiosa. Il secondo studierà i processi implementati in diversi contesti globali per offrire strumenti pratici di riconciliazione collettiva; e il terzo incoraggerà gli enti ad aumentare gli sforzi per contrastare le forme di violenza e discriminazione basate sull’affiliazione religiosa.

La plenaria ha anche visitato la cattedrale di San Pietro a Ginevra, dove predicò Giovanni Calvino, e il Museo della Riforma e il Muro della Riforma, dove l'eredità cristiana riformata della città è commemorata e celebrata.