Perugia , venerdì, 24. aprile, 2020 10:00 (ACI Stampa).
La Chiesa italiana vuole tornare a celebrare la Messa con il popolo. I vescovi hanno sospeso le celebrazioni pubbliche quando hanno percepito che il pericolo pandemia diventava reale. Ma ora – sottolinea il Cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza Episcopale Italiana – è arrivato il tempo di riprendere la celebrazione dell’Eucarestia domenicale e dei funerali in chiesa, oltre ai battesimi e a tutti gli altri sacramenti”. Certo, con tutte le precauzioni necessarie e senso di responsabilità.
Il cardinale lo sottolinea nella sua VII lettera all’arcidiocesi di Perugia – Città della Pieve in tempo di coronavirus, pubblicata il 23 aprile. E le sue parole fanno eco a quelle della segreteria generale della CEI, che ha annunciato il 16 aprile colloqui con il governo per un “accesso meno condizionato ai luoghi di culto”. Parlando con ACI Stampa il 18 aprile, don Ivan Maffeis, sottosegretario della Conferenza Episcopale Italiana, affermava che la CEI aveva presentato al governo alcuni orientamenti per la ripresa delle celebrazioni liturgiche.
Nella sua lettera, il cardinale Bassetti ha messo in luce la “situazione inedita” che si trova oggi ad affrontare la Chiesa cattolica, forse capace di “saper dire come si affronta una situazione di persecuzione”, ma disorientata di fronte a “questa prova collettiva”.
Sottolinea il Cardinale Bassetti: “Non appena ci si è accorti che anche in Italia il pericolo di contagio era più che reale, abbiamo dovuto sospendere ogni attività pubblica, inclusa la celebrazione dell’Eucarestia con la presenza dei fedeli. E questo ci ha messo subito in difficoltà, dal momento che l’Eucarestia è per tutti, sacerdoti e fedeli, fonte e culmine di tutta la vita cristiana”.
Il presidente della CEI loda la generosità, l’inventiva e il coraggio con quale sono state moltiplicate le Messe in streaming, a cominciare dallo stesso Papa Francesco. Ma, aggiunge , “guardare la Messa non è celebrarla. Messe senza popolo, popolo senza Messa”.