Città del Vaticano , mercoledì, 13. aprile, 2016 14:30 (ACI Stampa).
Giornata dedicata a mettere in ordine le carte, per il Consiglio dei Cardinali che si è riunito in Vaticano dall’11 al 13 aprile. Nell’ultimo giorno di questa sessione di incontri, i cardinali hanno rimesso in ordine le proposte, per dare un primo impianto della riforma della costituzione apostolica Pastor Bonus, che regola le funzioni e le competenze dei rami della Curia.
Di certo, il lavoro sembra ancora abbastanza lungo. Per ora, si sa che è stato deciso che saranno creati solo due nuovi dicasteri, anche se ancora non si sa se questi si configureranno come congregazioni, pontifici consigli, o perfino segreterie – come è successo per la costituzione della Segreteria dell’Economia e della costituzione della Segreteria per la Comunicazione. Di certo, una si chiamerà Laici, Famiglia e Vita e accorperà i Pontifici Consigli dei Laici e della Famiglia, collegando a sé la Pontificia Accademia della Vita; l’altra si chiamerà Giustizia, Pace e Migrazioni, una scelta che enfatizza l’attenzione di Papa Francesco per il fenomeno migratorio, ma che allo stesso tempo toglie proprio dal nome il tema della “Carità”, che era invece diventato centrale in una delle precedenti riunione.
Resta la domanda: il Pontificio Consiglio Cor Unum sarà integrato in questo nuovo dicastero? Oppure rimarrà una realtà a se stante, tenendo sempre sotto il suo controllo Caritas Internationalis? Da notare che Papa Francesco comunque enfatizza anche il ruolo della carità, e non a caso il Pontificio Consiglio Cor Unum è stato incaricato dell’iniziativa straordinaria dell’Ucraina.
Di base, non ci sono molte novità dalle riunioni. Il Cardinal George Pell, prefetto della Segreteria dell’Economia, ha fatto rapporto dei progressi nella riforma economica finanziaria, ma non è stata fatta menzione nel briefing di padre Lombardi di quella task force economico finanziaria annunciata al termine dell’ultima riunione del Consiglio dei Cardinali lo scorso febbraio. E il poi, il Cardinal Sean O’Malley ha reso noto gli sviluppi della Pontificia Commissione per la Protezione dei Minori, che di recente ha incluso un altro super-esperto nel suo team.
Il mettere in ordine le carte è stato comunque importante, perché – come ha spiegato padre Lombardi – “c’è stato un metodo circolare per parlare di diversi dicasteri”, e dunque non si era proceduto ad una analisi sistematica.