San Gallo , venerdì, 15. aprile, 2016 15:00 (ACI Stampa).
Venticinque anni fa, Giovanni Paolo II aveva riorganizzato la Chiesa Cattolica di rito latino nelle Repubbliche sovietiche di Bielorussia, Russia e Kazakistan. E il Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee invia un messaggio, per ricordare il momento in cui l’Europa cominciò a respirare con due polmoni, secondo una felice espressione di Giovanni Paolo II.
Giovanni Paolo II poté ricostituire le Chiese di rito latino nelle repubbliche ex sovietiche con un provvedimento del 13 aprile 1991. La presidenza CCEE ha voluto ricordare che “dopo oltre settant’anni di silenzio e persecuzioni”, con la libertà religiosa ritrova la Chiesa cattolica ha potuto “crescere e portare la fede e la speranza che per tanti anni sembravano cancellate”.
È una chiesa in Europa che finalmente “respira con due polmoni,” sottolineano i vescovi europei. “La Chiesa Cattolica in Russia e in Bielorussia è determinante per il futuro della Chiesa in tutta l’Europa,” scrivono. Un tema ancora più importante durante l’anno di misericordia, con l’auspicio che “i rapporti istituzionali con lo Stato, con la Chiesa Ortodossa nei vostri Paesi e con le altre Conferenze episcopali d’Europa, diventare segno sempre luminoso di Cristo per un mondo che cerca la pace e la riconciliazione nella difesa del bene comune e avanzando con speranza nella storia”.
L’invito dei vescovi europei è quello dell’annuncio comune nell’annuncio del Vangelo.
Insieme alla lettera del CCEE, c’è una lettera pastorale inviata dai vescovi di Russia per il loro Giubileo. “Quest’anno – scrivono i vescovi russi - celebriamo anche un altro giubileo – 25 anni del ristabilimento delle strutture della Chiesa Cattolica in Russia.”