Berlino , sabato, 20. agosto, 2016 10:00 (ACI Stampa).
Sono stati solo 58 i sacerdoti ordinati in Germania nel 2015. I dati sono stati resi noti dalla Conferenza Episcopale tedesca in questa settimana, e sono solo gli ultimi arrivati a certificare la crisi della Chiesa di Germania. Una crisi che lo stesso Papa Francesco ha affrontato con toni critici durante la visita ad limina dei vescovi tedeschi il 20 novembre 2015.
Scorrendo i dati, si nota che le ordinazioni sacerdotali si sono dimezzate nel corso degli ultimi dieci anni: nel 2005, erano stati 122 i preti diocesani ordinati. Ma il dato è ancora più preoccupante se si guarda ancora più indietro: nel 1965, c’erano stati 500 preti ordinati. In pratica, le 58 persone ordinate nel 2015 rappresentano un decimo delle ordinazioni di 50 anni fa.
Il calo delle vocazioni è aggravato dal calo generale del numero di sacerdoti in Germania: nel 1990, c’erano 20 mila sacerdoti in Germania; oggi sono poco più di 14 mila. Non solo. Anche il numero dei seminaristi è crollato vertiginosamente, e per la prima volta nel 2015 non si è raggiunto nemmeno il centinaio: solo in 96 hanno cominciato il percorso verso il sacerdozio. E ci sono anche alcune defezioni: 309 preti sono deceduti quest’anno, e altri 19 hanno lasciato l’abito.
Ma la crisi di Germania non riguarda le loro vocazioni. Anche qui, sono i dati a parlare. Lo scorso luglio, una ricerca ha testimoniato che la media di partecipazione alla Messa in Germania è del 10,4 per cento dei fedeli (dieci anni fa, erano il 18,6 per cento), mentre il numero di persone che lasciano la Chiesa è cresciuto fino a toccare le 200 mila persone l’anno. Tra queste, si deve considerare che molte lasciano formalmente la Chiesa per non pagare la Kirchensteuer, la tassa della Chiesa che se non pagata provoca effetti simili a quelli dell’apostasia. Un sistema recentemente criticato anche dall’arcivescovo Georg Gaenswein, Prefetto della Casa Pontificia, durante una sua recente visita in Germania.
Di certo, la fedeltà alla Chiesa non è stata aiutata dai casi di abusi, che hanno toccato anche la Germania nell’annus horribilis del 2010. Proprio in quell’anno, i vescovi tedeschi hanno riformato le linee guida per rispondere ai casi di abusi, e hanno fatto un ulteriore aggiornamento nel 2013. Sempre dalla Germania era partito il grande movimento “Verso la Guarigione e il Rinnovamento”, il cui lavoro è stato di ispirazione per la Pontificia Commissione per la Protezione dei Minori.