Roma , giovedì, 8. ottobre, 2020 14:00 (ACI Stampa).
Carlo Acutis tra pochi giorni sarà beato. Nella sua breve vita, 15 anni, sono tanti i segni che ha lasciato. C'è tanta voglia e curiosità di conoscere nel profondo Carlo, nuovo piccolo "esempio di santità". ACI Stampa ha intervistato il postulatore della Causa di Beatificazione di Carlo, Nicola Gori:
Lei ha scritto un libro su Carlo Acutis "Un genio dell'informatica in Cielo" ed è il postulatore della sua causa di Beatificazione, cosa le ha dato Carlo in questi anni di lavoro ? Perchè ha deciso di dedicare molto del suo tempo alla figura di questo ragazzo che ha vissuto in odore di santità?
Il mio incontro con Carlo è nato dalla richiesta di scrivere una sua biografia. Il dover immergersi nella conoscenza di questo giovane mi ha aperto un orizzonte fino ad allora impensabile, quello della santità quotidiana. Ciò che ho imparato da Carlo è la familiarità con Dio e con tutto quanto riguarda la dimensione ultraterrena. Per lui Gesù e Maria erano persone vive e presenti accanto a lui. Egli viveva con la certezza di essere inserito in una realtà che trova il suo inizio in questo mondo, ma si getta con slancio nell'eternità. Posso assicurare che chiunque venga a contatto con questo giovane non può rimanere indifferente. Egli richiama i cristiani a essere coerenti, a diventare testimoni del Risorto. Scuote le coscienze nel portare agli altri la Buona Novella. Incontrare Carlo è fare un'esperienza di Dio è uscire dalla normalità e dalla frenesia degli impegni e iniziare a riflettere, a ripensare la vita. Questo è quello che Carlo suscita in chi si imbatte in lui.
Come stanno andando i preparativi della Cerimonia di Beatificazione?
I preparativi per la beatificazione sono ormai quasi completati. Ci stiamo avvicinando al 10 ottobre, quando Carlo verrà proclamato Beato. Decine di persone si stanno mettendo in fila in questi giorni per pregare sulla sua tomba nel Santuario della spogliazione. E' il segno di una devozione che oltrapassa i limiti delle nostre regioni e si estende a Paesi anche lontanti dal nostro. Purtroppo, l'epidemia in corso da Covid-19 ha impedito un afflusso notevole di pellegrini che avrebbero voluto partecipare alla beatificazione, ma grazie ai nuovi mezzi di comunicazione sociale, sarà possibile seguire il rito e unirsi alla Messa che verrà celebrata nella Basilica superiore di San Francesco.