Lione , mercoledì, 16. ottobre, 2019 16:00 (ACI Stampa).
La risposta della Chiesa cattolica all’emergenza dell’AIDS, ma anche a quella di tutte le pandemie, si può quantificare nei numeri di ospedali, dispensari, case per anziani che le organizzazioni cattoliche gestiscono in tutto il mondo. E sono numeri che Caritas Internationalis ha snocciolato al Fondo Globale per combattere AIDS, tubercolosi e malaria, nella Sesta “Replenishment conference” che si è tenuta a Lione, dal 9 al 10 ottobre.
Il Fondo Globale fu stabilito nel 2002, ispirato dalle Nazioni Unite e approvato dal G8. È finanziato al 95 per cento da donazioni private, e ha raccolto dal 2002 al luglio 2019 impegni di donazioni governative per più di 52 miliardi di dollari. Le “replenishment conferences”, ovvero le conferenze di “rifornimento”, hanno luogo ogni tre anni. L’obiettivo di quest’anno era di raccogliere 14 miliardi di dollari. L’obiettivo è quello di far cessare le epidemia di AIDS, malaria e tubercolosi a partire dal 2030.
La partecipazione della Chiesa cattolica è dovuta proprio all’alto numero di strutture sanitarie cattoliche che forniscono cure a vario livello. I dati del 2018 parlano di 5.287 ospedali e 15.397 dispensari, cui si aggiungono 15.722 programmi residenziali per anziani e per persone che vivono con disabilità croniche.
Il Global Fund riconosce il lavoro delle organizzazione di ispirazione cattolica, e dal 2015 al 2018 le ha sostenute con un 1,1 miliardi di dollari. Resta, però, il problema ideologico. Perché le organizzazioni internazionali danno aiuti per contrastare l’AIDS anche con programmi in contrasto con la dottrina cattolica, per esempio, con la distribuzione dei preservativi.
Un problema di cui le organizzazioni cattoliche sono ben coscienti. Tutte le attività c condivise con le organizzazioni internazionali sono allora fatte secondo i valori cristiani, sono stati firmati dei protocolli di intesa con l’UNAIDS, il fondo ONU per la lotta all’AIDS, e una lettera di intenti con il Global Fund che mette in chiaro cosa la Chiesa fa, cosa non fa, cosa la Chiesa può accettare, cosa non può accettare. La collaborazione avviene solo per la collaborazione della famiglia umana, specialmente per i più vulnerabili.