Città del Vaticano , mercoledì, 1. luglio, 2020 11:30 (ACI Stampa).
“Mi sono spaventato quando, poco dopo la mia venuta a Roma, ho scoperto che Madre Teresa di Calcutta aveva detto che per i preti c’erano due grandi sfide: una riguarda la sessualità, l’altra i soldi. E che per lei il percolo proveniente dal denaro era più grande e forte di quello della errata sessualità”. Lo ha sottolineato il Cardinale George Pell, prefetto emerito della Segreteria per l’Economia vaticano, in un videomessaggio inviato a un evento del Global Institute di Church Management della Pontificia Università della Santa Croce a Roma.
Il Global Institute è una società non profit basata negli Stati Uniti, lanciata proprio con l’evento di ieri, che è l’estensione del programma di Church Management attivato presso la Santa Croce nel 2014, su richiesta dello stesso cardinale Pell.
Nel suo videomessaggio, il Cardinale ha sottolineato che “senza dubbio, il denaro è uno dei doni di Dio, ma è anche una fonte di tentazione”, e ha aggiunto che “dire che la Chiesa non è un business non ci dà alcuna giustificazione per essere inefficienti, e ancor meno per essere corrotti”.
Il ricordo di Madre Teresa riguarda i primi tempi del Cardinale Pell a Roma. Chiamato da Papa Francesco a far parte del suo Consiglio dei Cardinali, il Cardinale Pell è stato poi colui che ha guidato la grande riforma della finanza vaticana e primo prefetto della Segreteria per l’Economia. Nel 2017, il Cardinale ha preso congedo dal dicastero per tornare in Australia e difendersi da accuse infamanti di abusi, che lo hanno portato prima ad una condanna (molto controversa) e al carcere, e poi alla totale assoluzione.
Il Cardinale Pell ha sottolineato che “Nostro Signore ha avuto molto da dire sui ricchi, è stato molto chiaro sul tema. E ancora una volta mi ricordo di essere rimasto sconcertato quando lessi che Nostro Signore aveva condannato l’amore dei ricchi più di quanto avesse condannato l’ipocrisia”. Non solo: il Cardinale ricorda che Gesù ha preso la frusta solo contro i mercanti del tempio.