Città del Vaticano , mercoledì, 17. ottobre, 2018 19:20 (ACI Stampa).
L’appello per la pace, all’inizio e alla fine della Messa, e una omelia tutta quanta centrata sulle scritture, scelte con cura per mostrare che “la pace si costruisce con le scelte di ogni giorno, con un impegno serio a servizio della giustizia e della solidarietà”. Il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, celebra una Messa per la pace nella Penisola Coreana nella Basilica di San Pietro.
“Papa Francesco vi fa i suoi auguri di pace”, sottolinea in coreano all’inizio il Cardinale Parolin all’inizio della Messa. Letture in coreano, canti in coreano, ma classici, e grande partecipazione emotiva per la comunità coreana a Roma, tutta invitata in una celebrazione che ritengono intensa e storica.
In prima fila, il presidente Moon, che domani porterà a Papa Francesco l’invito a visitare la Corea del Nord da parte di Kim, portando avanti una azione di disgelo che sembrava impossibile fino ad un anno fa, quando una delegazione della Corea del Sud venne in Segreteria di Stato alla vigilia della visita del presidente USA Donald Trump per chiedere alla Santa Sede di fare da mediatore, far partire il dialogo tra USA e Corea del Nord perché potesse cominciare il dialogo nella penisola coreana.
Il Cardinale Parolin comincia la sua omelia dalla promessa di pace di Gesù, il primo saluto dopo la Risurrezione e l’ultimo prima della morte. “Questa sera – sttolinea il Cardinale – desideriamo umilmente alzare lo sguardo a Dio, a colui che regge la storia e le sorti dell’umanità, e di implorare, ancora una volta, per tutto il mondo il dono della pace”.
Una preghiera fatta in particolare per la Penisola Coreana, perché “dopo tanti anni di tensioni e di divisione, possa infine risuonare compitamente la parola pace”.