Roma , lunedì, 10. maggio, 2021 9:00 (ACI Stampa).
L’idea di Robert Schumann era chiara: creare cooperazione economica, andare oltre la concorrenza feroce, in modo che una guerra potesse essere “non solo impensabile, ma impossibile”. Ed è questo che colpisce il Cardinale Angelo de Donatis, vicario del Papa per la Diocesi di Roma, che centra proprio su questo punto la sua omelia della Missa Pro Europa, la Messa per l’Europa, che si è tenuta il 9 maggio, Giorno dell’Europa, nella Basilica di San Giovanni in Laterano a Roma.
Il 9 maggio è il giorno dell’Europa proprio perché fu il giorno in cui venne pronunciata la cosiddetta “Dichiarazione Schumann”, in cui l’allora ministro degli Esteri francese – tra l’altro, in odore di santità, con un processo di beatificazione che va avanti – poneva le fondamenta dell’ideale europeo con un accordo di cooperazione sulla produzione di carbone e acciaio tra Francia e Germania.
Due nemici storici, la cui concorrenza nella produzione di carbone e acciaio – nota il Cardinale de Donatis – era stata feroce, tanto da essere una delle ragioni dei conflitti, potevano allora cooperare, mettersi indietro le inimicizie, creare le condizioni per la pace duratura.
L’Europa nasce, allora, come idea di riconciliazione e di solidarietà, ed è questa che deve prevalere anche oggi, nota il Cardinale de Donatis, perché in una Europa che vive un’altra situazione di conflitto, come la pandemia da coronavirus, l’unico modo di uscire dalla crisi è quello di cooperare.
"Non ci potrà essere pace nel mondo se essa è solo per alcuni. Nuovi sforzi creativi ci attendono", ha detto il Cardinale. Il quale ha poi sottolineato che la festa dell'Europa deve essere l'occasione per "compiere ulteriori passi in un cammino di trasformazione» reso ancora più impellente in un momento storico attraversato dalla crisi economico-sociale, sanitaria, ambientale e spirituale".