Cracovia , lunedì, 21. marzo, 2016 9:00 (ACI Stampa).
I gruppi vanno e vengono dall’arcivescovado di Cracovia, per celebrare la Messa dove la celebrava San Giovanni Paolo II. Tre stanze più in là il Cardinal Stanislao Dziwisz, arcivescovo di Cracovia e per una vita segretario particolare del Papa santo, siede in un ampio salone, sormontato dalle immagini dei Papi del secolo. Dalla stanza a fianco, si accede al balcone da dove Giovanni Paolo II si affacciava, dove si è affacciato Benedetto XVI e dove si affaccerà anche Francesco. Lo sguardo concentrato tradisce un po’ il peso dei suoi 77 anni. Parla di tutto con il piccolo gruppo di giornalisti che lo è andato a trovare per una visita di cortesia: della Giornata Mondiale della Gioventù che si terrà prossimamente a Cracovia; della fedeltà della Polonia alla Chiesa e al Papa, ma anche ai valori cristiani; dei suoi ricordi con Giovanni Paolo II, che sente “sempre presente.” Con una convinzione: questa sarà la Giornata Mondiale della Gioventù della Pace.
Una Giornata Mondiale della Gioventù che si celebra durante un Anno Santo Straordinario sulla Misericordia. Che significato dà a questa “coincidenza”?
Certamente il Santo Padre ha conosciuto questo tema, e certamente è a conoscenza della rivelazioni di Gesù misericordioso fatta a suor Faustina. Ed è un tema che entra molto bene nella Giornata Mondiale della Gioventù, il cui tema è proprio “Beati i misericordiosi”. Ma è anche particolarmente importante che questa Giornata Mondiale della Gioventù si svolga a Cracovia, perché Cracovia è il centro della devozione a Gesù misericordioso, e lo stesso Gesù ha detto che da questo posto di rivelazione uscirà una fiamma che preparerà tutto il mondo all’incontro con Gesù Cristo. Io ritengo importante prendere questa fiamma e regalarla a tutto il mondo (le delegazioni ad oggi arrivano da 174 Paesi). Suor Faustina ha scritto che il mondo non sentirà la pace se non si rivolgerà a Gesù Misericordioso. Perciò il fatto che ci sia il mondo a Cracovia, durante l’anno della misericordia, è una cosa importantissima. Specialmente oggi, che la pace è in pericolo. Bisogna lottare per la pace. Proprio questo incontro avrà questo compito: vivere qui la pace, portare la pace nel mondo.
Questa Gmg capita in un anno di forte apertura verso il mondo delle Chiese orientali. C’è stato anche l’incontro storico di Papa Francesco e il Patriarca di Mosca Kirill. Questa GMG può anche essere l’occasione per stimolare l’incontro tra i giovani dell’Europa Occidentale e dell’Europa Orientale?
Noi siamo molto aperti a questa evenienza. Non dobbiamo dimenticare che la Giornata Mondiale della Gioventù che si è svolta a Czestochowa 25 anni fu la prima con dei giovani venuti dai Paesi dell’Est. Erano circa in 200 mila, provenienti dall’Ucraina, dalla Russia e dalla Bielorussia: per la prima volta, quella Giornata era veramente Mondiale. Dobbiamo aiutare i ragazzi dai Paesi dell’Est a venire, ma verranno. Soprattutto da Bielorussia e Ucraina. Con tutto che la situazione in Ucraina, per via del conflitto, rende particolarmente difficili gli spostamenti. Ma noi non escludiamo nessuno.