Città del Vaticano , giovedì, 21. giugno, 2018 15:00 (ACI Stampa).
Una croce per rappresentare la disabilità e una bottiglia di acqua a rappresentare il comune impegno ecologico. Dopo il pranzo nel Centro Ecumenico di Bossey, il segretario generale del Consiglio Ecumenico delle Chiese Olav Fykse Tveit dà a Papa Francesco questi due doni simbolici, nel giardino dell’istituto che un tempo era un castello, e che sorge in una terra da tempo immemore conosciute come “terre sainte.”
Parlando in conferenza stampa poco dopo l’incontro, Tveit ha sottolineato che “non è un momento in cui dobbiamo rallentare il movimento ecumenico, ma è davvero il momento in cui dobbiamo vedere cosa possiamo fare insieme”.
Tveit ha anche ricordato che il Consiglio Ecumenico delle Chiese è “una espressione del movimento ecumenico dell’amore” e che questo amore si esprime anche nella cura per i poveri e per gli emarginati e in gesti concreti.
Il Cardinale Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità Cristiani, ha riaffermato dal canto suo la necessità di “trovare unità nel mondo attraverso la nostra testimonianza in diversi campi, come giustizia e pace, poveri, ambiente, è una buona opportunità di mantenere queste relazioni e di portare avanti queste collaborazioni e una comune testimonianza.
La croce donata al Papa è di legno, scolpita da Karim Okiki, un giovane kenyano che ha perso l’udito e la parola e che però non si è scoraggiato. “Vorrei che questa croce – ha detto – parli a Papa Francesco e alle chiese nel mondo sul bisogno di abbracciare le persone con disabilità, specialmente i sordi e quelli che non hanno udito, come parte della Chiesa”.