Roma , sabato, 21. ottobre, 2023 11:30 (ACI Stampa).
Dopo l'attentato avvenuto a Gaza contro l'edificio della chiesa greco-ortodossa di San Porfirio, ACI Mena ha parlato con il direttore del Centro medico della Caritas Gaza, George Jamal Antoun, per chiedergli informazioni sul bilancio delle vittime e sui danni subiti dall'edificio.
Antoun ha confermato che questo bombardamento ha avuto come bersaglio l'edificio appartenente alla Chiesa di San Porfirio e ad essa adiacente. Il risultato è stata la caduta di 18 martiri cristiani e 10 dispersi delle 86 persone che si trovavano nell'edificio.
Antoun ha sottolineato la sua partecipazione insieme ai membri delle Chiese latina e ortodossa al salvataggio di persone sotto le macerie e al recupero di 15 corpi.
Mentre le Forze della Protezione Civile hanno ultimato i lavori sul cantiere. E ha aggiunto: “Abbiamo recuperato alcuni martiri agli angoli della strada, poiché erano stati gettati fuori dall’edificio dalla forza dell’esplosione”.
Per quanto riguarda la chiesa, che è un'antica chiesa la cui prima pietra fu posta nel V secolo, Antoun ha rivelato che più di 350 civili cristiani sfollati hanno trovato rifugio in essa e negli edifici adiacenti ad essa. Anton ha concluso il suo intervento dicendo: “Alla croce segue la risurrezione, e noi siamo i figli della risurrezione. Siamo crocifissi nella nostra patria, moriamo, in essa ritorniamo e risorgiamo. “Non ce ne andremo”, ha detto il direttore ad ACI MENA.