Bratislava , sabato, 1. settembre, 2018 17:00 (ACI Stampa).
La Beata Anna Kolesarova “fu uccisa per la sua resistenza e per la fermezza nel difendere la propria integrità fisica e la virtù della castità”.
Lo ha ricordato a Košice, in Slovacchia il cardinale Angelo Becciu nella omelia del rito di beatificazione della Serva di Dio Anna Kolesárová, giovane laica uccisa nel 1944 da un militare sovietico durante l’occupazione dell’Armata Rossa. “Anna Kolesarova arrivò preparata al martirio grazie alla sua robusta vita spirituale, nutrita di preghiera quotidiana e di frequenza ai sacramenti” ha detto Becciu, e per questo “la Chiesa che è in Slovacchia può andare fiera di questa sua figlia che oggi è proposta come modello di vita ai credenti, soprattutto ai giovani, affinché riscoprano la bellezza dell’amore autentico, come anche il valore della purezza”.
Ed è per questo che “la beatificazione di Anna Kolesarova, riafferma il valore della castità come ideale di vita” e “il martirio della verginità continua a testimoniare la forza dell’amore di Dio e per Dio, amore che prevale sempre sulla cattiveria dell’uomo”.
Il cardinale ripercorrendo la vita della giovane martire ha proposto una riflessione sulla guerra: “Se noi viviamo in pace non possiamo dimenticare poi che molti paesi sono in guerra e conoscono le atrocità vissute in passato nella nostra Europa. Quante bambine e donne continuano ad essere oggetto di violenza! Addirittura lo stupro è considerato arma da guerra, rimane impunito, senza essere riconosciuto come crimine contro l’umanità Ma quante violenze si perpetrano ancora sulle donne anche in questa nostra civile Europa dove il femminicidio continua a prosperare e il corpo della donna è spesso oggetto di commercio indegno della persona umana!”.
Una storia quella di Anna rivalutata dopo il 1989 con un pellegrinaggio di giovani nei luoghi dov’era vissuta. “Il funerale, nel 1944, si era svolto in segreto, per paura di rappresaglie, senza nemmeno la presenza di un sacerdote. Ma la vita è più eloquente della morte e la testimonianza di Anna è giunta fino ai nostri giorni e in tanti, specialmente giovani, in questa giovane martire hanno riscoperto la bellezza di una vita spesa per rimanere fedele all’amore di Cristo”.