Firenze , giovedì, 12. novembre, 2015 9:00 (ACI Stampa).
La Chiesa Italiana oggi e negli anni futuri, l'Italia e la ricerca del nuovo umanesimo. Sono i temi affrontati - in una intervista esclusiva ad Acistampa - dal Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, il Cardinale Angelo Bagnasco, durante i lavori del Convegno Ecclesiale Nazionale di Firenze.
Come ripartirà la Chiesa Italiana dopo il Convegno?
Con uno stile più missionario e più sinodale. In concreto dobbiamo intensificare l’annuncio del Vangelo uscendo dalle nostre chiese ed avere il coraggio, la semplicità e l’umiltà di annunciare la gioia del Vangelo, sapendo che nel Vangelo che ci sono i fondamenti del nuovo umanesimo: di un umanesimo di cui c’è molto bisogno oggi perché andiamo verso una cultura sempre più individualista, slegata gli uni dagli altri con rapporti frammentati e questo certamente non fa l’uomo più felice né la società più umana. Quindi è l’annuncio del Vangelo il fondamento e questo noi dobbiamo farlo ancora di più, però insieme. Ognuno nei suoi ambiti di lavoro e di vita, questo è indubbio, ma deve sentirsi sempre più e meglio dentro la rete della comunità cristiana e questo vuol dire non soltanto pregare insieme, la vita liturgica e della comunità cristiana ma parlarsi, dialogare, confrontarsi proprio sotto lo sguardo dello Spirito Santo: più insieme, c’è più bisogno di questo insieme di ieri perché è una società che tende alla solitudine e quindi la comunità cristiana deve andare controcorrente come dice il Santo Padre offrendo un esempio di come sia bello camminare insieme.
Il Papa ha chiesto una sorta di santa inquietudine?
Sì, è un’ansia pastorale, apostolica come quella di San Paolo.