Città del Vaticano , mercoledì, 23. ottobre, 2019 16:00 (ACI Stampa).
Piena fiducia al direttore Tommaso Di Ruzza, totale cooperazione con le autorità competenti e auspicio che le potenziali incomprensioni saranno presto chiarite, anche alla luce del fatto che una indagine interna ha definito che le attività dell’Autorità sono state di tipo prettamente istituzionale e conformi allo statuto: il Consiglio Direttivo dell’Autorità di Informazione Finanziaria prende posizione in un comunicato a seguito delle perquisizioni nei suoi uffici e in quelli della Segreteria di Stato che hanno portato alla sospensione di cinque officiali vaticani, tra i quali appunto il direttore Tommaso Di Ruzza.
Una situazione che la stessa autorità ha voluto chiarire, tanto che il presidente René Bruelhart ha avviato una indagine interna per – si legge nel comunicato – “comprendere a fondo l'attività operativa dell’AIF interessata”.
Indagine che ha portato a due importanti conclusioni. La prima: che “l’attività svolta dall’AIF e dal suo direttore era di natura strettamente istituzionale e condotta in conformità con lo Statuto dell’AIF”. Quindi, che “nell’esercizio della sua funzione istituzionale, né il direttore, né alcun altro dipendente dell’AIF hanno svolto in maniera inadeguata la propria funzione o tenuto qualsiasi condotta impropria”.
Motivo delle perquisizioni e della sospensione, l’indagine sull’investimento dell’amministrazione della Segreteria di Stato in un immobile di lusso a Londra. L’AIF avrebbe svolto “un ruolo poco chiaro”.
L’AIF, prima di valutare ogni tipo di risposta, ha dunque svolto una indagine interna, per chiarire prima di tutto i fatti. E i fatti sembrano piuttosto chiari. In questi giorni anche un noto settimanale italiano, di solito poco clemente con la Santa Sede, aveva segnalato che in realtà a seguito di una segnalazione di attività sospetta l'AIF ha agito come di norma è chiamata ad agire una Unità di Informazione Finanziaria (UIF), cioè aprendo canali di collaborazione internazionale con le UIF estere interessate e tracciando gli eventuali flussi finanziari prima di chiudere l'operazione di intelligence finanziaria con un rapporto all'autorità giudiziaria.