Città del Vaticano , giovedì, 3. aprile, 2025 18:00 (ACI Stampa).
L’Assemblea Sinodale delle Chiese in Italia, si è riunita a Roma dal 31 marzo al 3 aprile: “in queste giornate assembleari sono emerse sottolineature, esperienze, criticità e risorse che segnano la vita e la vitalità delle Chiese in Italia, con uno sguardo partecipe e responsabile. Cogliendo la ricchezza della condivisione, questa Assemblea stabilisce che il testo delle Proposizioni, dal titolo “Perché la gioia sia piena”, venga affidato alla Presidenza del Comitato Nazionale del Cammino sinodale perché, con il supporto del Comitato e dei facilitatori dei gruppi di studio, provveda alla redazione finale accogliendo emendamenti, priorità e contributi emersi. Al tempo stesso, l’Assemblea fissa un nuovo appuntamento per la votazione del Documento contenente le Proposizioni per sabato 25 ottobre, in occasione del Giubileo delle équipe sinodali e degli Organismi di partecipazione. Farà seguito la fase di ricezione”. E’ quanto è stato stabilito al termine della Seconda Assemblea Sinodale delle Chiese in Italia.
Parlare di naufragio forse è troppo, ma sicuramente il cammino sinodale accusa una netta battuta d’arresto, tanto da dover rinviare la prossima Assemblea Generale – l’80/ma – da maggio come previsto al novembre prossimo.
“È una decisione di carattere eccezionale. Negli ultimi 20 anni l’Assemblea generale è stata rinviata tre volte: la prima nel maggio 2005, per la morte di Giovanni Paolo II, e le altre volte durante il Covid. Il rinvio, deciso dal consiglio episcopale permanente riunitosi ieri sera in via straordinaria, permetterà ai vescovi di ribadire le priorità del documento votato e di iniziare la fase di ricezione del Cammino sinodale, nei mesi di ottobre e novembre”, ha spiegato il direttore dell’Ufficio nazionale della Cei per le comunicazioni sociali, Vincenzo Corrado.
La decisione di rinviare l’Assemblea generale di maggio – ha precisato poi il Cardinale Matteo Maria Zuppi, presidente della Conferenza Episcopale – non è collegata alla convalescenza del Papa, che di norma interviene nella sessione di apertura della Assemblea generale dei vescovi italiani.
“I gruppi – ha aggiunto il Cardinale Zuppi incontrando i giornalisti - hanno lavorato intensamente, considerate le difficoltà emerse nell’assemblea è stato necessario avere un tempo sufficiente di sedimentazione del testo, per poi poter arrivare a decisioni. E’ quindi parso opportuno avere un tempo congruo di maturazione. Prima bisognerà approvare il testo dell’assemblea sinodale, poi l’assemblea generale potrà esaminarlo ma bisogna essere consapevoli che non esiste un testo perfetto. A differenza dei tedeschi non abbiamo voluto fare un sinodo, noi abbiamo fatto un cammino sinodale con un coinvolgimento grande e diffuso, e non solo interno, con la necessità di camminare insieme a tanti compagni di strada. Le regole sono venute strada facendo. La novità è che il cammino ci cambia, la novità è che ci accorgiamo quanto è decisiva la sinodalità. E’ importate la visione del Papa di una chiesa che deve imparare a camminare insieme. Avremmo preferito rispettare il calendario, ma non basta fissare il calendario. Una certa delusione c’è, ma non verso l’assemblea, non abbiamo perso la gioia, nè la consapevolezza, c’è stata grande libertà e grande senso ecclesiale. Siamo una chiesa viva”.