Lahore , mercoledì, 31. ottobre, 2018 9:00 (ACI Stampa).
Dopo 9 anni di carcere è finito il calvario di Asia BIbi. La donna è stata assolta. Oggi 31 ottobre, la Corte Suprema del Pakistan ha dichiarato innocente la donna cristiana, madre di cinque figli, arrestata per blasfemia nel 2009, e condannata a morte per lo stesso crimine nel 2010.
Il caso di Asia Bibi ha suscitato l’interesse internazionale. La condanna a morte era stata confermata nel 2014, ma un anno dopo la Corte Suprema del Pakistan ha sospeso l’esecuzione della sentenza. E oggi l’attesa notizia del rilascio.
Un diverbio con altre donne musulmane del suo villaggio ha portato ad un capo di accusa per Asia Bibi: quella di blasfemia. La legge sulla blasfemia in Pakistan è un tema caldo. La legge è in vigore dal 1986, e – secondo i dati del Comitato Nazionale per Giustizia e Pace – da quell’anno fino al 2009 almeno 964 persone sono state accusate di blasfemia. Tra questi, ci sono 479 musulmani, 119 Cristiani, 340 ahamdi, 14 indu e 10 di fede sconosciuta.
Il marito e la figlia di Asia Bibi hanno descritto l'assoluzione della donna come un "momento meraviglioso" e hanno ringraziato Dio per aver risposto alle loro preghiere. Parlando a pochi minuti dall'annuncio di oggi, la figlia di Asia Bibi, Eisham Ashiq, di 18 anni, ha detto ad Aiuto alla Chiesa che soffre: "Sono così felice. Voglio ringraziare Dio". Neville Kyrke-Smith, direttore nazionale di Aiuto alla Chiesa che soffre (Regno Unito), ha dichiarato: "Oggi è come l'alba di una nuova speranza per le minoranze oppresse".
Un comunicato di ACS fa sapere che Sin dall’udienza dell’8 ottobre scorso i fondamentalisti hanno messo in atto manifestazioni e campagne attraverso i social, contro l’assoluzione della "maledetta" Asia, invocandone l’impiccagione e minacciando di morti i giudici e chiunque l’avesse difesa. Le autorità pachistane hanno intensificato la sicurezza in tutto il Paese, soprattutto nelle aree dove vivono i cristiani e le altre minoranze. Si temono massacri anticristiani come quelli avvenuti a Gojra nel 2009 e a Joseph Colony nel 2013.