Città del Vaticano , sabato, 21. agosto, 2021 17:00 (ACI Stampa).
Nell’omelia della Messa per il duecentenario della nascita di Sant’Andrea Kim Taegon, primo sacerdote coreano, l’arcivescovo Lazzaro You affronta anche la situazione nella penisola coreana, e prega che “si realizzino gli auspici di una Visita Apostolica di Papa Francesco in Corea del Nord, che rappresenterà senz’altro una svolta per il consolidamento della pace nella pace nella Penisola Coreana”.
È la prima celebrazione importante in San Pietro dell’arcivescovo Lazzaro You come prefetto della Congregazione per il Clero. Il prelato coreano, che è stato anche presidente della Commissione Giustizia e Pace della Conferenza Episcopale Coreana e si è molto impegnato nel tema della riconciliazione nella sua arcdiocesi di Daejeon, pronuncia una omelia che è densa di riferimenti all’attualità, senza dimenticare di ricordare la figura di Sant’Andrea Kim Taegon, che nasceva proprio oggi in un paesino, Solmeo, da una famiglia – ricorda l’arcivescovo – in cui nacquero “anche 2 Santi, 2 Beati e 6 Martiri, in 4 generazioni”.
Kim fu il primo sacerdote coreano, scelto nel 1836 da San Pierre Philibert Maubant, missionario della Società per le missioni estere di Parigi (M.E.P.), insieme a Thomas Choe Yang-eup e Francesco Choi Bangje. I tre furono inviati a Macao, e Andrea Kim fu ordinato il 17 agosto 1845. “Rientrato in Patria, però – racconta l’arcivescovo You - il nostro Santo fu arrestato dopo meno di un anno di attività pastorale, per poi testimoniare coraggiosamente la fede con il sangue il 16 settembre 1846 sulla spiaggia di Saenamteo. Dopo 79 anni dal martirio, il 5 luglio 1925 fu beatificato proprio in questa Basilica, assieme agli altri 78 Martiri. Successivamente, il 6 maggio 1984, San Giovanni Paolo II lo canonizzò unitamente agli altri 102 Beati nella piazza di Yeouido, Seoul”.
Il Prefetto per il Clero ricorda il viaggio in Corea di Papa Francesco, il fatto che i fedeli dopo il suo viaggio si sono impegnati a realizzare un programma cristiano, a partire proprio dall’esempio dei martiri e di quello di Sant’Andrea Kim, il quale “attraverso la sua breve vita sulla terra di appena 25 anni e 26 giorni, ci ha mostrato la via che gli uomini sono chiamati a percorrere”.
L’arcivescovo ricorda che l’UNESCO ha patrocinato le celebrazioni del bicentenario della nascita di Sant’Andrea Kim per il 2021, che l'episcopato in Corea ha dichiarato l'anno 2021 come “giubilare”, e che proprio la figura di Kim può essere una guida per uscire dalla pandemia, che “sembra aver purtroppo accentuato la tendenza all'egoismo e alla discriminazione nella nostra società”.