Tra i consultori che non ci sono più, padre José Luis Granados, motore del Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per gli Studi sulla Famiglia, ma anche padre Arroba, padre Ruyssen, storico ed esperto di Chiese Orientali, e Amabile Musoni, che il Papa aveva inserito invece nella Commissione di Studio sul Diaconato Femminile. Manca, soprattutto, il salesiano Rossano Sala, che era stato nel 2018 segretario speciale del Sinodo dei Giovani.
Nell’Annuario 2022, il Consiglio dei Cardinali si chiamava ancora “Consiglio di Cardinali per aiutare il Santo Padre nel governo della Chiesa universale e per studiare un progetto di revisione della Costituzione apostolica Pastor Bonus sulla Curia Romana”.
Ora si chiama semplicemente “Consiglio dei Cardinali” e la sua membership è stata recentemente rinnovata, ma nell’Annuario Pontificio compare solo nella versione “emendata” da Papa Francesco nel corso del primo quinquennio. Vi compare, dunque, ancora il Cardinale Oscar Andrés Rodrigues Maradiaga come coordinatore, incarico che non detiene più anche perché ha superato gli 80 anni. Ha superato gli 80 anni anche il Cardinale Giuseppe Bertello, ancora nel Consiglio secondo l’Annuario 2023 ma recentemente rimpiazzato dal Cardinale Vergez, suo successore alla guida del Governatorato dello Stato di Città del Vaticano. E vi compare anche il Cardinale Reinhard Marx, che nel recente rimpasto è rimasto alla guida del Consiglio dell’Economia, ma non ha mantenuto l’incarico di membro del Consiglio dei Cardinali.
Cambia anche la Segreteria di Stato. Il primo dato che risalta, è al di là del vasto ricambio del personale diplomatico (che è nella norma), è che non vengono più incluse nella Segreteria di Stato le Commissioni Permanenti.
Le commissioni erano: la Commissione per le tabelle organiche della Curia Romana; la Commissione per i Regolamenti della Curia Romana; la Commissione centrale per gli archivi della Santa Sede; la Commissione indipendente di valutazione per le assunzioni di personale presso la Sede Apostolica (CIVA).
Queste commissioni non sono scomparse, ma sono invece inserite nella sezione delle Commissioni Interdicasteriali Permanenti, insieme alle Commissioni “Per la trattazione di quanto riguarda la provvista della Chiese particolari, nonché la Costituzione e il mutamento di esse e dei loro organismi”; “Per la Chiesa in Europa Orientale”; “Per la trattazione delle questioni riguardanti i membri, presi sia singolarmente che comunitariamente, degli istituti di vita consacrata eretti nei territori di missione oppure ivi operanti”; e “Per la formazione dei candidati agli ordini sacri”.
In pratica, l’idea è che la Segreteria di Stato perda un qualcosa a livello di responsabilità personale mentre la Curia ne acquisisca a livello di responsabilità collegiale.
Dato siamo di fronte ad una fotografia, non risulta ancora nell’Annuario il cambio del sottosegretario per il multilaterale della Segreteria di Stato (Francesca Di Giovanni è andata in pensione, al suo posto monsignor Daniel Pacho), così come non risulta la nomina dell’arcivescovo Salvatore Pennacchio come presidente della Ponttificia Accademia Ecclesiastica.
Dopo la morte dell’arcivescovo Lebaupin, sono rimasti in tre i consultori della Segreteria di Stato, che include ancora al suo interno un “Consiglio di Cardinali e Vescovi”. Nell’Annuario 2022, quando la vecchia Costituzione era ancora in vigore, veniva descritto come “previsto dall’articolo 40 della Costituzione Apostolica Pastor Bonus”. Ora, è “istituito dalla Costituzione Apostolica Pastor Bonus”, segno che alcune cose semplicemente non sono state buttate via, ma sono rimaste.
Capitolo Commissioni e Comitati.
Nel 2022, vi erano incluse: la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra; la Pontificia Commissione Biblica; la Commissione Teologica Internazionale; il Pontificio Comitato per i Congressi Eucaristici Internazionali; il Pontificio Comitato di Scienze Storiche; la Pontificia Commissione per le attività del settore sanitario delle persone giuridiche pubbliche della Chiesa; la Commissione per gli avvocati; la Commissione disciplinare della Curia Romana.
L’annuario 2023 invece include: il Pontificio Comitato di Scienze Storiche; la Pontificia Commissione per le attività del settore sanitario delle persone giuridiche pubbliche della Chiesa; la Commissione disciplinare della Curia Romana.
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In quest’ultima, i cambiamenti più sostanziali: diventato nunzio l’assessore della Segreteria di Stato Luigi Cona, al suo posto è stato incluso il nuovo assessore della Segreteria di Stato Campisi. L’arcivescovo Giuseppe Sciacca viene incluso come nuovo presidente dell’Ufficio dei Lavoratori della Santa Sede (ULSA), incarico in cui ha sostituito padre Alejandro Bunge, che improvvisamente si è ritrovato senza incarico dopo essere stato nominato qualche mese prima. Non viene incluso, invece, il segretario della Segreteria per l’Economia, semplicemente perché al momento la SpE non ha un segretario.
Gli organismi non incluse nella sezione “Commissioni e Comitati” sono diventate “Istituzioni collegate con la Santa Sede”. Con delle eccezioni.
Per esempio, il Comitato per i Congressi Eucaristici Internazionali. Questo ha un nuovo presidente, monsignor Corrado Maggioni, subentrato all’uscente arcivescovo Piero Marini, ma anche una nuova memership, quasi completamente rinnovata.
A colpire sono gli assenti: non c’è più l’arcivescovo Rino Fisichella, che pure (o forse proprio per quello) ha in mano l’organizzazione del Giubileo 2025; non c’è più Guzman Carriquiry, che è andato in pensione dal Vaticano e ora è ambasciatore di Uruguay presso la Santa Sede; non c’è più il vescovo Brian Farrell, ancora saldamente segretario del Dicastero per la Promozione dell’Unità dei Cristiani; non c’è più l’arcivescovo Hon Tai-Fai Savio, che però vi era entrato come segretario di Propaganda Fide e che ora lavora come nunzio; e non c’è più il cardinale Marc Ouellett, che dal 6 aprile cesserà anche il suo incarico di prefetto del Dicastero per i vescovi.
Cinque sono i cardinali membri del Comitato; Stanislaw Rylko; Robert Sarah; Kevin Farrell; Mario Grech; Lazzaro You.
La Commissione Teologica Internazionale e la Pontificia Commissione Biblica figurano sotto il Dicastero per la Dottrina della Fede, che include anche la Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori, come stabilito dalla Praedicate Evangelium.